I mattinieri. Sono i primi sulla spiaggia. Si alzano alle 5 del mattino, mandano giù un activia e, catenella del wc ancora in mano, sono sotto l'ombrellone a levarsi la canotta, pronti per gettarsi nell'acqua ancora gelida della notte: ci ficcano un piede, rabbrividiscono un po', poi si fanno coraggio e si buttano. Temerari. Godono nel raccontare di come loro, il mare, lo vivono alle ore più incontaminate del giorno: puro e limpido come mamma natura ha creato, manco fosse una scatola di pelati Cirio. Quando narrano della leggendaria trasparenza delle acque del mattino hanno il sorriso largo di Silvio Berlusconi e l'occhio spento di Francesco Caruso.
Fascinosamente radical-chic.
I matriarcali. Sono costituiti solitamente da non meno di dieci persone. Si muovono in branco. Molte le ragazzine nel gruppo, spesso gravide di kinder bueno e merendine ai 5 cereali che hanno lievitato nello stomaco. La capobranco è la madre: solitamente è madre biologica solo di una, massimo due ragazzine, tuttavia è facente funzioni materne per tutta la truppa. Avanza imperiosa, porta quasi sempre un largo cappello di paglia stile Sampei e se lo calca sulla zucca premendo forte con la mano, pure quando non tira un filo di vento. L'altra mano corre lungo il fianco a sostenere una borsa frigo da Mary Poppins: brioche, yogurt, panini al formaggio, panini al prosciutto, panini prosciutto e formaggio, pizza fatta in casa avanzata della sera prima tagliata a tranci, banane, pesche, un pezzo di provolone, acqua a volontà, qualche lattina di Coca-Cola e un paio di succhi di frutta. La nonna della teppaglia procede sempre alla destra della madre superiora, due passi indietro: sotto un'ascella tiene la sua sedia (altrimenti i nipoti gliela fregano), sotto l'altra il thermos del caffè, così sta caldo.
Catto-comunisti sub-proletari convinti.
I fichetti. Sono perlopiù single dell'ultima ora dall'occhio smorto sotto l'occhiale grosso, Gucci, Ray-Ban o Prada che sia. Si lasciano crollare sull'asciugamano da spiaggia solo verso le 11 del mattino; di ritorno da una notte devasto, guardano un bikini si e uno no. Beccano, rigorosamente, sempre il bikini sbagliato; disperati, la sera ci danno sotto con l'alcol e al mattino sono di nuovo stracci usati ambulanti. Un circolo vizioso il loro, non se ne esce. Anche se abitano a due passi dalla spiaggia (appartamento in affitto tutto il mese), al mare ci vanno con la Golf a benzina e parcheggiano tutto il giorno presso il custodito del lido. La sera non cenano: prendono la gomma dell'acqua del giardino, prima lavano la Golf, poi si sparano la doccia. Una mano di cera (all'auto e ai capelli) e via a passar la notte con la faccia smunta appoggiati al tavolino di una disco all'aperto con open bar.
Neofascisti decadenti.
I ritardatari. Sono quelli che si alzano da letto alle undici: 30 minuti per la colazione, 10 secondi per il bagno poi s'infilano dritti in auto. Percorrono i pochi chilometri che li separano dal mare a tutta velocità, aggrappati al volante per spingere col peso del corpo. Una volta arrivati, alla prima capanna-bar fanno incetta di panzerotti, pizzette, arancini e birra Moretti: se è Baffo d'Oro va di lusso. Rutto libero fino alle 2, un paio di peti per rendere l'aria frizzantina il tanto che basta, poi a mollo in acqua fino alle 5. Palloni, materassini, racchettoni, fucile, pinne ed occhiali: tutto al seguito. Armati di fiocina, orano per un'orata, ma se vedono una medusa in acqua, cala il panico e ci si scambia i rimedi della nonna per far passare il bruciore della puntura: dallo spalmarsi di grasso di foca fino ai rituali voodoo.
Terribilmente nazional popolari.
N.B. Quiz e test estivi: a quale categoria appartiene il titolare di questo blog? E tu amico lettore, di che categoria sei? Vale inventarsene di nuove! (serve descrizione, please!).
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