Versus vs versus

Sunday, November 18, 2007

In nome del Popolo

Ventiquattr’ore fa era il Pugile Suonato dalla mancata spallata. Ieri da piazza San Babila a Milano ha danzato come una farfalla e punto velenoso più di un’ape i suoi alleati prima ancora che i suoi avversari. Può piacere o non piacere Silvio Berlusconi, ma non se ne può mettere in discussione l’intelligenza, l’istinto, la creatività da coup de théatre quale ha messo ieri in campo per l’ennesima volta. L’idea del Partito del Popolo, forte di (presunte) 7 milioni di firme è la mossa giusta al momento giusto, e soprattutto rimette lui come uomo giusto, segno di una Provvidenza che lui stesso contribuisce a disegnare. Lui, che pareva essere stato messo all’angolo dagli aut aut di Fini e dalle mosse di Casini, ha messo gli alleati alle corde: l’UDC da sola ci ha provato ma non va da nessuna parte, AN si è smarcata troppo tardi dal Vate di Arcore e ha perso per strada pezzi importanti che ora hanno la bava alla bocca soprattutto perché rischiano di rimanere senz’osso; a Palazzo Congressi all’Eur Berlusconi ha battezzato La Destra, e al contempo gli ha dato l’estrema unzione, non senza negarsi l’occasione di indebolire il partito di Fini e la sua leadership finora mai messa in discussione dai colonnelli che anzi, sembrano in queste ore fare quadrato attorno al proprio presidente. Notevole poi la mossa di sciogliere Forza Italia e battezzare il Partito del Popolo proprio a Milano: è uno schiaffo al romanocentrismo del PD di Walter Veltroni, l’avviso di uno scontro diretto senza esclusione di colpi; gli spiragli al dialogo sono politically correct d’etichetta, nel Dna del Cavaliere c’è la sfida, l’idea quasi darwiniana che la propria affermazione passi per l’annientamento dell’avversario. Inoltre, porsi a fondatore e leader del nuovo soggetto politico speculare al PD, taglia i contatti di Fini e Casini con Veltroni che sarà costretto a riconoscere Berlusconi come suo diretto interlocutore, mentre i leader di UDC e AN altro non possono che tornarsene all’ombra del Cavaliere, costretti a sparire per non perire. La mossa di San Babila distrae poi dagli errori che in questi ultimi mesi hanno caratterizzato la strategia berlusconiana: le critiche di Casini prima e soprattutto quelle di Fini, ancorché tardive, non sono del tutto infondate, anzi. Insomma, con destrezza il Cavaliere ha tirato fuori dal cilindro il piano B e con sapiente arte illusionistica è riuscito a farlo credere piano A: “Chissà da quanto la preparava la mossa” si staranno chiedendo i parrucconi di tutti i partiti. Però. Però il colpo di mano berlusconiana si fonda su un presupposto, probabile, ma non scontato, e cioè che gli alleati per l’ennesima volta si adeguino e confluiscano placidi nel nuovo soggetto politico. Dato per scontato che la Lega non ci sarà (se coerente ai propri principi e alla cultura politica che ha fin qui coltivato) e che il peso de La Destra è del tutto ininfluente , UDC e AN potrebbero andare ciascuno per la propria strada: l’operazione berlusconiana abortirebbe passando da innovativa sul piano dei contenuti (sebbene questo sia tutto da vedere) a puro restyling forzaitaliota che si ritroverebbe il problema numerico; qualunque apporto possano dare la Brambilla e Dell’Utri coi propri movimenti, appare comunque difficile che Forza Italia (pardon, il Partito del Popolo) possa avere i numeri per governare da solo. È lo stesso problema che si ritrovano nel PD. Avranno UDC e AN il coraggio di dire no? La loro scelta non sarà di poco conto perché può davvero delineare il futuro della politica italiana inteso come idea che della politica vogliamo avere: una politica dell’immagine perlopiù priva di sostanza e contenuti, fatta di slogan che si combattono a botte di ONI (Berlusconi – Veltroni), o una politica dove i partiti ritornino protagonisti nel ruolo di aggregatori di idee e promotori di cultura politica, centri di elaborazione di pensiero civico e impegnato? Qualcuno trovi il coraggio di dire no ai macchinisti di un viaggio che conviene solo a loro, non certo al Paese che da troppo è carrozza morta trascinata da locomotive impazzite che spacciano le proprie voglie bambinesche per volontà popolari adulte. Perchè se anche è vero che il problema sono i parrucconi della politica, non è detto che la soluzione migliore stia in un parrucchino.


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7 Comments:

  • Complimenti per parrucconi-parrucchino! Divertente.

    Silvio è Silvio, a me piace perchè non ci si annoia mai, con il mio spirito un po' da spettatore (milanese!) al cinema: visto che le tasse sono alte, e non mi governate bene, almeno voglio uno spettacolo degno!

    E Silvio non tradisce mai. Alcuni punti: 7 milioni (?!), il doppio di Veltroni, il doppio delle primarie di Prodi. E per che cosa? Per una politica "negativa" per ora: mandiamo a casa Prodi, cioè, non voti a Silvio, ma contro Prodi. Sta ribaltando l'antiberlusconismo che ha portato "Le Sinistre" al governo in anti-prodismo...
    Beh, un capolavoro.

    Hai ragione, adesso bisogna vedere i due apostoli che fanno, per capire quanta strada può fare questo "nuovo" partito. Dubito fortemente che si uniscano.
    Insomma, a volte la scelta è meglio, cattura più voti. 3-4 partiti ben delineati, a destra mi sembrano buoni per dare stabilità all'esecutivo, che poi sarà Silvio dipendente...

    Oggi come oggi godiamoci un Silvio che (vero anche questo) si è accorto di aver fatto una vaccata a puntare su Prodi caduto, e allora via col piano B, un Silvio che è tornato in forma, un po' istrione un po' vate, imprenditore e saltimbanco, partiamo con la tarantella che lo spettacolo è assicurato!

    Giò

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 11:57 AM  


  • un Silvio che è tornato in forma, un po' istrione un po' vate, imprenditore e saltimbanco, partiamo con la tarantella che lo spettacolo è assicurato!




    ...seriamente...
    dovrei ridere?
    attenzione...non che gli altri siano più seri, ma perchè "berlusconi giullare" viene sempre giustificato e gli altri no??

    allora, o tutti possono fare i buffoni come lui...oppure nessuno....giusto?

    in fondo la sinistra di cazzate ne sta facendo ma i loro elettori (i famosi coglioni) non gli perdonano nulla, (rigore si ma...dove sono finite le promesse fatte?)


    invece a destra no...li è tutto più semplice, basta una coscia della brambilla o una battuta del giullare nazionale ed è tutto a posto, tornati magicamente nel nuovo miracolo italiano...

    ora si fa un nuovo partito (fosse la prima volta...)
    cosa cambierà nel panorama politico..assolutamente nulla, ma per giorni tutti potranno complimentarsi con la nuova mossa ad effetto del cavaliere, mossa inutile ma chissenefrega, l'importante è esserci...

    mamma mia

    By Blogger BONNY, at 5:12 PM  

  • "visto che le tasse sono alte, e non mi governate bene, almeno voglio uno spettacolo degno!"

    Caro bonny, mi sembra che si sia tutti d'accordo, no?

    Berlusconiani saluti a tutti! :-)

    Giò

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 6:02 PM  

  • La mossa del Berlusca è secondo me solo apparentemente impulsiva. Bisogna stare attenti a ciò che frulla nel testino di quel piccolo uomo. E, citando De Andrè, vi ricordo che: "La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano è una carogna di sicuro, perchè ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo!"
    Quindi attenti a giudizi affrettati, lasciamo passare un po' di tempo considerando anche il fatto che qualcosa sta già accadendo.
    Perdonatemi ma dopo una notte in pronto soccorso (non da paziente per fortuna) questo è il meglio che posso dare!

    By Blogger micky1mouse, at 8:51 AM  

  • ma a nessuno mette addosso una profonda tristezza e una punta di preoccupazione la nascita di un partito "del popolo"?

    e soprattutto: davvero a voi sembra un colpo di genio? tacciatemi pure di essere di parte, ma con tutto il male che si può e si deve dire del partito democratico almeno quella è stata un'operazione dolorosa quantomeno per i ds, rischiosa sotto il profilo del mantenimento del bacino elettorale (conosco più di una persona che ha sempre votato ds e -almeno dice- non voterà per il pd): insomma, tutto sommato un'operazione coraggiosa, magari dettata dalla disperazione, se poi positiva o negativa non so.
    berlusconi che fa? non cambia nulla, ma inserisce la quarta e accelera sulla demagogia più bieca: da forza italia, al polo delle (o della?) libertà, al partito del popolo. evviva, la prossima volta cosa ci aspetterà? "volemose bene"? "italiani brava gente"?

    e quella che ho chiamato preoccupazione non è legata alla paura di chissà quale regime populistico, sia chiaro, ma solo alla constatazione della deprimente deriva a cui la politica italiana si abbandona: quella di mr. b non è un'idea, ma un cambio di etichetta, innocuo e volatile.

    se proprio vogliamo ridere per non piangere, almeno dateci woody allen, non boldi & de sica.

    (scusate la punta di depressione e snobismo, ma da circa una settimana sono ufficialmente disoccupata)

    chiara

    By Anonymous Anonymous, at 11:48 AM  

  • Peccato che io non possa fare un reportage sul tema scioperi in Francia... Qua a Parigi la situazionz non era catastrofica come è stata descritta.
    Per me, lo sciopero è stato carino, visto che i (pochi) mezzi a disposizione erano gratis. Contando, una decina di euro risparmiati!!
    Certo, non fossi stato preso all'aeroporto probabilmente sarei ancora li ad aspettare...

    Cmq, non ditelo agli anti-Sarkosisti (come faccio io!! :-)), ma ho la netta impressione che qui si lamentino tanto per nulla. Insomma, solita storia, che dovremmo dire noi??
    Quello che fa pensare è che loro cmq si lamentano, noi no...

    Saluti da Parigi, ancora per poco purtroppo!
    D'oh

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 4:56 PM  

  • eccheccazzo...doh!!

    ma possibile!!!sei sempre in giro, come fai a commentare le italiche vicende se sei continuamente all'estero?? :-)

    tu dirai...il distacco aiuta ad osservare i fatti con più oggettività...ma perdonando il mio francesismo, il gusto della m..da lo conosci solo se lo assaggi!!

    torna da noi, torna dagli spaghetti, dalla pizza e dal mandolino, torna qui da noi presto, a veder quando è profonda la tana del bianconiglio!

    Marco

    By Blogger BONNY, at 2:51 PM  

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