Versus vs versus

Monday, May 01, 2006

Dio ci liberi da Capezzone

Da un paio d’anni a questa parte l’opinione pubblica si è concentrata su una gran quantità di temi morali: bioetica, coppie di fatto, relativismo e via dicendo.
In una democrazia dove tutti hanno, di diritto, voce in capitolo, non si comprende mica tanto bene quella ferrea intransigenza nei confronti della Chiesa da parte di coloro che si definiscono laicisti (deleteri come quasi tutti gli –ismi e gli –isti). Innanzitutto perché la fronda più numerosa di questi laicisti è la stessa (leggi: i Radicali) che da anni fa importanti battaglie per il riconoscimento di diritti civili il più delle volte inalienabili, come il diritto d’espressione, appunto; secondariamente perché non si capisce per quale gravo motivo alla Chiesa andrebbe negato un diritto sacrosanto (appunto…) e a che titolo e a nome di chi il laicista si fa censore pubblico.
Si accusa la Chiesa di ingerenza; un reato grave che tuttavia non trova riscontro nei fatti della politica italiana: se così fosse non avremmo leggi che regolano materie delicate in assoluta distonia con le dottrine morali e sociali espresse dalla Chiesa nei suoi documenti ufficiali.
Inoltre, i laicisti in più di un’occasione hanno usato due pesi e due misure: la Chiesa Cattolica deve, in base a non si sa quale giustificazione, stare zitta e rispettare la laicità dello Stato; quando invece a sentirsi indignato per la pubblicazione di alcune vignette satiriche è l’Islam, allora più di un laicista si pronuncia a favore del rispetto di ogni confessione religiosa a discapito del laicissimo diritto alla libertà di stampa. Due pesi e due misure; ma, se si deve avere rispetto di ogni confessione religiosa, delegittimare gli interventi di un esponente cattolico su temi di rilevanza morale è sinonimo di rispetto? A noi non sembra.
La battaglia politica della Rosa nel Pugno scatenata durante l’ultima campagna elettorale (battaglia peraltro perduta, stando ai numeri percentuale) sembra più una rancorosa ripicca per il fallimento del referendum sulla fecondazione assistita, il cui risultato diede ragione alle posizioni espresse dalla Chiesa.
Questa paventata capacità della Chiesa di plasmare le coscienze fece sembrare gli italiani burattini nelle mani di MangiaFuoco Ruini. E invece, furono Capezzone&Co. a farci la figura di Pinocchio, con i mass-media a strizzar loro l’occhietto, come il Gatto e la Volpe.
Sarebbe auspicabile che ciascuno di noi fosse il proprio Grillo Parlante e ascoltasse così la voce della propria coscienza; ma se poi anche uno ha una coscienza cristiana, Capezzone, che male c’è?Qualcuno spieghi a Capezzone che in Italia ci sono tante persone di fede cattolica: e se poi qualcuna di queste si è astenuta dall’andare a votare al referendum sulla fecondazione assistita su indicazione del cardinal Ruini, di certo ha fatto meglio di chi è andato a votare sì convinto dalle tette della Ferilli.

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3 Comments:

  • L'analisi sembra completa, tranne che per un aspetto: il tema della laicità. Non possiamo permetterci di rispondere solo in chiave difensiva alle provocazioni politiche di un minuscolo partitello anticlericale e laicista. Solo riscoprendo il valore della laicità potremo dare risposte serie alle sfide e agli interrogativi della bioetica e alle sfide di una società che cambia.

    By Anonymous Anonymous, at 10:06 PM  

  • Caro Marco e cari tutti, io penso che tutti voi in un modo o nell'altro abbiate toccato il tema della laicità. Non vorrei ripetermi, ma sta qui il nodo. Libertà d'espressione va bene, non credo si possa vietare a Ruini o a chicchessia di esprimere libere opinioni. Ma è opportuno che questo vada fino a fornire indicazione di voto? Secondo me no, il voto è una scelta politica e ogni cristiano agisce secondo coscienza. Questa è grosso modo la laicità, il laicismo è un'altra cosa.

    By Anonymous Anonymous, at 6:30 AM  

  • d'accordo esprimere l'opinione.
    d'accordo far sapere la propria posizione riguardo a una proposta politica.
    d'accordo indicare una linea ufficiale a cui si domanda di attenersi.
    ma invitare, durande una predica, a "non seguire un manipolo di radicali che non sanno quello che dicono" mi sembra eccessivo.

    By Anonymous Anonymous, at 4:19 PM  

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