Versus vs versus

Monday, November 27, 2006

La sai l'ultima?

Sterili polemiche sulla satira: nessuno finirà all’inferno per l’imitazione di un papa o del suo segretario, e nonostante il troppo rumore, noi, ci ostiniamo di credere che in Vaticano abbiano ben altro a cui pensare che non ad un Fiorello o ad un Crozza qualunque; almeno, si spera.
La satira sul papa poi, esiste da sempre: particolarmente arguta quella sul papa re che vanta una tradizione che va da quella altolocata di Giuseppe Gioacchino Belli a quella più popolana, ma non per questa meno apprezzabile, della leggendaria figura di Pasquino.
E il problema infatti, non sta nella satira che si fa del cattolicesimo, questa è pienamente legittima: si può disquisire di buono o cattivo gusto, ma questo, è un altro paio di maniche.
Ciò che inquieta è l’ennesima ipocrisia laicista mascherata di dolci, rispettose e ossequiose buone intenzioni; buone intenzioni che, non si sa perché (forse lo si sa, a dire il vero) si manifestano sempre come tese nella stessa direzione.
La satira sul cattolicesimo dunque sta bene: ma perché non satireggiare su altre religioni? La domanda è più che legittima. I guitti accampano la più credibile delle scuse: se si chiede loro di farci ridere sull’Islam, ci rispondono che è una realtà che conoscono poco, che il pubblico stesso conosce poco; insomma, tutti rideremmo poco. Possiamo pure farcela andare giù la tal motivazione, ma mica per molto ancora, se è vero come è vero che le nostre società occidentali sono sempre più multiculturali, multietniche e multireligiose. E poi, proprio a ben vedere, la satira, fin dai tempi di greci e latini, è conservatrice: si fustigano e si deridono le novità, il diverso, ciò che si inserisce come nuovo in un contesto di abitudini e tradizioni già assodato, e questo proprio per esorcizzarlo il nuovo che avanza, inserirlo, rendercelo più familiare attraverso una risata. Non è una scusa ben argomentata quella dei capicomici dunque, ma è la meno fastidiosa.
Molto più fastidiose (e che fanno anche ridere per non piangere) sono certe argomentazioni folli e prive di senso che non di rado sono espresse. Secondo taluni infatti, la satira non offende la sensibilità religiosa di un cattolico tanto quanto offenderebbe quella di un musulmano; una posizione questa, sostenuta mescolando fra loro piani differenti. Non si può sostenere infatti che il maggior o minor grado dell’offesa dipenda dalla rilevanza teologico-dottrinale delle figure oggetto di scherno; non si può sostenere cioè che prendere in giro il papa è meno grave che prendere in giro il profeta maometto, poiché non è la comparazione della loro rilevanza all’interno di due rispettive confessioni di fede quella che è in gioco, ma è in gioco bensì la sensibilità del credente, e misura di una sensibilità offesa non è certo un metro che afferisce alla dimensione teologica: è un sentimento personale quello che viene leso da una battuta di pessimo gusto, mica una dottrina religiosa. A pensar che venga lesa una dottrina intera è proprio il credente di fede musulmana (che tra l’altro, non avendo storicamente mai avuto una teologia forte colla quale foraggiare la propria fede, di riflesso vede, in una qualsiasi ironia satirica rivolta ad un aspetto della sua fede, un’offesa alla totalità trascendente di Allah); insomma, il laicista ragiona come un uomo di fede musulmana (sic!). Ragiona invece come un talebano cattolico quando afferma (raggiungendo l’apice della sua dogmaticità) che non si sognerebbe mai di far satira sui testi sacri, di qualunque credo siano, e che mai nella storia della satira sono stati derisi bibbia e vangeli. Al di là della spudoratezza dell’ultima affermazione (ma chi anche tra i comuni mortali non ha dileggiato la bibbia o il vangelo almeno una volta nella vita, chi? Alcuni comici ci hanno campato per anni…), la domanda è un’altra: qual è il motivo per cui ci sarebbe proibito addirittura moralmente di far satira su testi che per una parte della società civile sono sacri? Esiste un’argomentazione razionale, o è la paura del fulmine di giove (o forse, degli integralismi che fanno rima con terrorismi…)? È il rispetto dovuto ciò che me lo impedisce? Il rispetto si porta evitando la volgarità e l’insulto gratuiti, qui si parla di ridere insieme di un mosé che separa le acque tanto quanto di un maometto che vola in sella ad un cavallo con la testa di donna: entrambi gli episodi sono contenuti nei testi sacri delle due religioni, che facciamo? Ci tratteniamo dal sorridere? Non vorremmo che per rispetto, gli amici laicisti intendessero significare che dobbiamo anche crederci a certe cose, farebbero prima a dirsi pagani creduloni e non più amici della ragione umana che dubitano d’ogni cosa che si professa per fede. Sembra che questo professato rispetto sia piuttosto paura, paura di offendere chi non accetta le regole di una democrazia e di una società laica che prevede e si è conquistata anche con il sangue il diritto alla libertà di espressione in ogni sua forma debita, libertà che non può essere limitata da nessun credo religioso, né cattolico né islamico.
La satira non ha solo il diritto, ma perfino il dovere di esercitarsi sulle realtà costituite dalle confessioni religiose avendo come limite il solo limite che la comunità umana possa imporre, ovvero quello della decenza, della delicatezza, della non volgarità.
Porsi da sé dei limiti non richiesti dalla morale è una sconfitta per l’intelletto, per la ragione, per la società libera.
Che nessuno si senta in dovere di ammutolire la propria voce, ma anzi ciascuno si batta fino alla morte per il diritto di espressione e di parola di ciascun altro. Anche e soprattutto se quest’ultimo esprimesse ciò che al nostro pensiero non appartiene. È un principio cardine questo, abbatterlo significherebbe l’avvento dell’era di un barbaro, rassegnato silenzio.

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20 Comments:

  • La satira va bene..niente da dire...non deve avere parametri diversi, è vero. Non si può dire che da una parte (il cattolicesimo) si può deridere il papa, dall'altra (l'islam) non si può deridere NIENTE.
    Non fa una piega..però il mio pensiero è questo: se tu offendi maometto facendolo parlare strano, piuttosto che facendogli cavalcare anche una zebra, non mi crea problemi, così come non mi crea problemi il fatto che crozza sbeffeggi il modo di parlare di ratzinger et similia...sono satire accettabili..io non lo farei ma le considero legittime.
    Però SE DERIDI MAOMETTO METTENDOGLI UNA BOMBA IN TESTA, IMPLICITAMENTE ACCUMUNANDO MAOMETTO AL TERRORISTA, allora non lo accetto, no, e dico piuttosto maometto lascialo stare.TI SEMBRA DELICATO CONTROVERSUS, TI SEMBRA DECENTE O NON VOLGARE?
    Vuoi rompergli le balle, fa pure ma allora perché NON DERIDI GESù METTENDOLO A CAPO DI UNA FAZIONE RIVOLUZIONARIA IN STILE CHE GUEVARA, OPPURE METTI IL PAPà A CAPO DI UNA BANCA MULTIMILIARDARIA CHE FA MORIRE DI FAME I POPOLI DEL TERZO MONDO...QUESTO SAREBBE DELICATO, DECENTE, NON VOLGARE.. a me sembrerebbero entrambi ripuadiandi..ridi di gusto per questo e per l'altro...se ti va.
    A me la satira sta bene, ma metto dei paletti,e se è l'idea di mettere dei paletti alla satira quella che non ti va giù, beh non ci posso fare granché..paletti si mettono da tutte le parti..pure alla proprietà privata..perché non alla satira?
    Uno di questi paletti è ,se permetti, non minare principi fondamentali di una religione deviandone il significato, addirittura tradendolo, perché, sinceramente,non sembra confacente alla funziona che la satira cmq debba avere, tramutandosi piuttosto IN DIFFAMAZIONE (forse non lo è e me lo sono appena inventato, ma chissene...).
    Fare così serve solo ad attirare le ire di chi ci crede, perché sembra unicamente PROVOCATORIO (poi che le ire di alcuni sfocino nella violenza mentre quelle di altri sia meno PERICOLOSE, è una differenza che non faccio io e che non dovrebbe pesare..e nessuno dovrebbe esserne influenzato, ma l'uomo è imperfetto...QUINDI VOLENTE O NON VOLENTE CARO CONTROVERSUS...GIOCA UN MINIMO RUOLO A VOLTE!!!).
    Che poi ci sia gente che diventa, solo perché laica, più accondiscendente con i musulmani, forse è una tendenza inconscia che andrebbe evitata, ma c' è pure la posizione opposta: quella di chi, come lei caro controversus, vede sempre COMPLOTTI contro i bersagli facili..tendenza inconscia parimenti virulenta.
    Un saluto a tutti
    lama l'agiografo maomettaro

    By Blogger Unknown, at 6:07 PM  

  • vorrei sentire anche d'oh sul punto che mi preme di più:
    -è giusto che la satira non abbia limite alcuno, oppure, in ambito religioso, la si può e deve limitare sugli ASPETTI SALIENTI?
    (per intenderci maometto sulla zebra volante sì, maometto con la bomba in testa no, ratzinger che parla come shumy sì, gesù con il mitra in mano e la maglia di che guevara no).
    By lama in versione finto-anonima

    By Anonymous Anonymous, at 7:04 PM  

  • risppnderò al lama più articolatamente un'altra volta. intanto: scusa, perchè nell'esempio che fai a d'oh, il paragone è tra satira su maometto blanda-satira su maometto forte e dall'altra parte tra satira su ratzinger blanda- satira su gesù forte?
    errore argomentativo e ipocrisia mentale che ho sottolineato nel post. non è l'oggetto specifico di satira che conta, conta la sensibilità religiosa eventualmente offesa. per me poni la questione in maniera scorretta così.
    ciao...:-)
    AV

    By Blogger Versus, at 7:18 PM  

  • beh se preferisci:
    -è giusto che la satira non abbia limite alcuno, oppure, in ambito religioso, la si può e deve limitare sugli ASPETTI SALIENTI?
    (per intenderci maometto sulla zebra volante sì, maometto con la bomba in testa no, giovanni battista che "perde la testa" per una bella fanciulla sì, giovanni battista che battesima i pesci in padella no).
    così va meglio?
    Un saluto a tutti
    lama finto-anonimo e inventore di battute usa e getta

    By Anonymous Anonymous, at 8:56 PM  

  • Ora basta, davvero. Sti comici vigliacchi e comunisti (vigliacchi perché comunisti oppure il contrario, boh) la devono piantare, attenzione, non di insultare Sua Santità il pastore tedesco ma di lasciare in pace gli orrendi barbalunga maomettani. Se un cattolico si sentisse offeso sul piano personale dalla satira rivolta contro Santa Madre Chiesa troverei la cosa assolutamente sensata, persino giustificata. La Costituzione, quella che Calderoli ha cercato di cambiare, garantisce però con un insignificante articoletto la libertà di esprimere e diffondere le proprie opinioni in coerenza con i ben noti limiti. Quindi, come io trovo *profondamente* offensivo che Studio Aperto usurpi il titolo di telegiornale, all'offesa non posso che reagire non degnando il suddetto spettacolino della minima attenzione, esclusion fatta per i servizi legati alla stagione dei calendari. Più o meno allo stesso modo, immagino che un credente possa sopportare senza esagerati traumi due "guitti" che rispettivamente fanno ballare il tiptap al Papa o ironizzano sui curatissimi capelli del di Lui segretario.
    Il punto che tocchi nel tuo post, però, è un altro, ed è questo che mi trova in totale disaccordo. Questa cosa della "satira riparatoria" (ironizzate su Ratzy, vediamo se avete le palle di farlo anche su Mohamed) l'ho già letta da più parti, ma al contrario di quello che diceva il sempre attuale Goebbels il sentirla a nastro non me la fa sembrare una buona idea. In compenso adesso un po' di voglia di occupare la Polonia ce l'avrei...E' passata. Mi spiego. Come tutte le espressioni di libertà la satira-forma d'arte perde di senso se smette di essere la sincera espressione di chi la fa. L'accusa è che non si toccano i barbalunga per paura. Non vorrei essere banale, ma : paura de che? Il rapporto con i musulmani che ormai risiedono in numero consistente in Italia non è una cosa che si liquida privandolo d'importanza o non considerandolo, ma gli va dato il giusto peso. Per farmi ridere di credenze /abitudini/ superstizioni che oggettivamente non conosco e di cui non mi interesso più di tanto ci vorrebbe un comico davvero bravo. Al contrario, (problema mio) io sono estremamente sensibile alla voce di chi deride coloro che non trombano per regolamento interno e voglion dirmi come trombare, non han figli e pretendono di suggerire come educare gli eventuali miei. E potrei continuare. Non si deridono "le novità, il diverso", come dici, ma quello che in un modo o nell'altro ha peso nella nostra esistenza, per le piccole cose come su quelle fondamentali. Il Cattolicesimo ha un'influenza sulla mia vita (e mi va ancora bene che non sono Welby) ben superiore a quella che gradirei, influenza che (forse solo per ora) i barbalunga non si sognano nemmeno di avere. Alla luce di questo mi sembra che l'abitudine di fare satira sul Cattolicesimo piuttosto che sull'Islam sia piuttosto comprensibile. E anzi, per dirla tutta, c'è in effetti un comico che mi ha fatto pisciare dal ridere fustigando i barbalunga...un tizio un po' corpulento e con un fazzoletto verde al collo che da un palco si lanciava in motti tipo "li prendiamo per le barbe e li cacciamo a calcinculo, loro e le loro palandrane del cazzo" e cose del genere. Blob lo passa piuttosto spesso, deve chiamarsi Borghezzi, Borghetto, no, Borghezio, o qualcosa del genere. La morale di tutto questo è : volete la satira sui musulmani? A quanto pare i comicomunisti non sono in grado, per coniglieria o ignoranza, e allora fatevela...e chi vi lega? :-)
    Oggi sono un po' più cattivo, sarà la partita coi gobbi che s'avvicina :-P
    Se qualcuno non sa dove trovare un po' di sana mancanza di rispetto invito caldamente ad investire due euro mensili sul Vernacoliere --->(piccolo spazio pubblicità)

    ciao
    Degio

    By Blogger Unknown, at 9:45 PM  

  • per degio: dai degio, sei intelligente e di solito colpisci nel segno, ma stavolta...nn farmi passare per un crociato cattolico, perchè nn è questo quello che sostengo. me ne frego di chi fa satira su chi, ancor di più me ne frego della satira bipartisan, perchè risulterebbe innaturale e farebbe piangere anzichè ridere.

    la questione qui è un'altra: chi mi viene a dire che fare satira sull'islam è più offensivo che farla sul cattolicesimo e che sarebbe meglio non farla, ha il dovere di darmi motivazioni razionali e argomentate per una posizione tale. se sei fra questi, spiegamelo...
    ciao
    AV

    By Blogger Versus, at 10:05 PM  

  • l'argomentazione che irridere l'Islam sia più offensivo è una poderosa cazzata, e d'altra parte non mi sono manco sognato di scriverla. E, se devo dirla tutta, non l'ho nemmeno mai letta. Quello che volevo dirti (e non darti del crociato cattolico) è che la satira a la carte non esiste. Se senti la mancanza di un po'di prese per il culo rivolte ai musulmani cercale, e credo che qualcosa troverai anche. E' il tuo discorso sulla "paura" che non mi convince : ora ci penso un po' e poi magari aggiungo qualcosa.

    ciao
    Degio

    By Anonymous Anonymous, at 9:59 AM  

  • eccomi. :-)
    prima di tutto,non vedo nessuna ipocrisia laicista. Secondo, il punto debole del tuo ragionamento è questo : la satira *non ha* alcun dovere. E' legittimo che tu noti una mancanza, magari una debolezza che in certi casi è anche figlia della paura (Van Gogh...). Questo però non toglie che nessuno può imputare l'assenza di satira sull'Islam ai comici. Se qualcuno vorrà prendersi la briga di riempire questo vuoto sarà libero di farlo, e agiudicare dal successo degli ultimi libri della Fallaci avrà pure un buon riscontro. Fino ad allora, le chiacchiere stanno a zero. E venerdì un solo imperativo categorico : PUNIRE LA VECCHIA!

    ciao :P
    Degio

    By Anonymous Anonymous, at 1:04 PM  

  • per degio: carissimo, sulla satira a la carte concordo con te e già l'ho scritto nel commento precedente; non sarebbe naturale, non farebbe ridere, non sarebbe costruttiva. quando parlo di dovere della satira non intendo certo dovere giuridico, intendo dire che una satira costruttiva, oltre a farmi ridere, si suppone debba anche stimolarmi ad una riflessione sulla realtà che non avevo preso in considerazione. credo che una buona satira debba anche farmi cogliere aspetti della realtà che mi sfuggono, no? aiuta più la buona satira che certi pallossimi e inconcludenti dibattiti politici. nn sento bisogno di satira sull'islam, sento il bisogno di criticare il buonismo laicista (e se nn hai mai letto o sentito di certe affermazioni sull'offensività e l'inopportunità della satira sull'islam, ne trovi anche qua nei commenti, e il nostro comune amico nn è ancora intervenuto. a proposito, bonny mi manchi, ci sei? batti un colpo! satireggia su di me please!). quanto alla paura, più che riferirmi ai comici, mi riferisco a certi timori reverenziali nei confronti dell'islam da parte di chi solitamente non ha scrupoli a mettere in croce il vaticano. chissà, forse il vaticano è figlio di un dio minore...
    ciao!
    AV

    p.s. spernacchiate sonoramente i gobbi, per favore!

    By Blogger Versus, at 7:05 PM  

  • Bene, gli argomenti sono tanti e profondi. A me piace la satira quando colpisce nel segno, quando non si nasconde dietro al qualunquismo, quando con una battuta riassume lunghi discorsi che ci stanchiamo di fare. Così la Littizzetto ci ha dato una sintetica e acuta lezione sulla laicità con il suo "Ruini, a natale pandoro o panettone?" e un'altra sul degrado della comunicazione con "Il matrimonio di Tom Cruise e Katy Holmes: ma chi se ne frega".
    Il papa che dal balcone ricorda ai fedeli che Giovanni Paolo II è morto è esilarante.
    Speriamo, caro Versus, che veramente Oltretevere abbiano qualcosa di meglio a cui pensare e che imparino a ridere anche di se stessi.

    By Anonymous Anonymous, at 9:55 PM  

  • Bello il paragone calcistico di bonny, lo condivido; anche degio ha detto cose interessanti...a dire il vero dire che la satira verso l'islam non c'è solo perché "non vende" (come sostiene anche bonny) è una scusa piuttosto debole...la verità è che molti comici non vogliono rischiare (ricordate andy luotto che fu picchiato sotto casa? E Lopez che smise di imitare komheini perché "sconsigliato"); io cmq non contesto la possibilità che si faccia, tutt'altro vorrei che si facesse, però constato che è difficile per un comico "martirizzarsi"sull'altare della satira, in nome della libertà d'espressione... su questo proprio io e d'oh siamo agli antipodi: limitare la satira è un brutto lavoro, è vero, ma io credo che ESCLUSIVAMENTE in ambito religioso, debba avere dei paletti paternalistici sulle libertà di ciascuno...non mi piace l'idea di deresponsabilizzare il comico, evitando che si prenda la colpa per una satira "oltraggiosa" ma ritengo che sia una doverosa forma di rispetto nei confronti di una religione (per versus: QUALUNQUE ESSA SIA!!). La satira dev'essere abbastanza intelligente per conoscere i limiti e non oltreppassarli: non è l'assoluta libertà di chi fa satira che fa rifiorire la creatività, ma l'illimitata libertà nell'ascoltarla. Infatti , sebbene abbia dei paletti, da essa tu sei libero di trarre ciò che vuoi..per fortuna la mente è l'unico terreno veramente privo di vincoli...
    un saluto a tutti.
    lama il momentaneo divulgatore di scientology

    By Blogger Unknown, at 6:27 PM  

  • a proposito di attacchi e difese....caro degio...venerdì sarò allo stadio...occhio alla mia macchina mi raccomando, e ricorda di portare il pallottoliere :-)

    un occhio alla macchina ce lo dò anche. Al posto del pallottoliere, però, fionda e biglie d'acciaio :)

    By Blogger Unknown, at 7:44 PM  

  • per lama: potrei nn risponderti articolatamente perchè mi sono un po' perso fra tutti questi pregevoli commenti. ad ogni modo, credo che d'oh abbia colpito nel segno e risposto anche per me sostanzialmente.

    "Però SE DERIDI MAOMETTO METTENDOGLI UNA BOMBA IN TESTA, IMPLICITAMENTE ACCUMUNANDO MAOMETTO AL TERRORISTA, allora non lo accetto, no, e dico piuttosto maometto lascialo stare" per questa tua affermazione. la mia risposta già è nel post. secondo me sei fuori strada: serve solo a foraggiare una tesi che usi per mascherare la debolezza laicista che f'oh ha perfettamente colto in questo passaggio: "Il punto e' che se non puoi esprimerti liberamente su TUTTO, dopo un po' la creativita' umana muore. Prendiamo Copernico, il piu' grande ironico della storia: ma dai, il sole gira intorno alla terra? STANDO AD ALCUNI DI VOI AVREBBE DOVUTO STARE ZITTO PER RISPETTO DELLE SaCRE SCRITTURE...
    Vi pare logico?"

    a questo aspetto importante sottolienato da d'oh, nè tu nè bonny nè degio avete risposto...il silenzio e le omissioni in questo senso parlano più delle parole (ovviamente la cit. che prendo da d'oh va inserita nel contesto di ampio respiro che ha saputo ben tracciare nel suo commento).

    quanto al concetto di censura preventiva è quanto di più aberrante io possa immaginare: se penso che persino ai negazionisti della shoah questa società dà diritto di parola, la sola idea di censura preventiva mi fa venire l'orticaria e un po' mi fa ridire. non devo impedire la libertà di satira, semmai debbo condannarne fermamente e con forza l'abuso (così come condanno il negazionismo attraverso l'indignazione popolare e la giustizia penale in molti Stati, se nn erro, confortami in tal senso). mi sembra un po' diverso dal parlare di censura. la censura è tipica di regimi totalitari e dittatoriali...se poi potesse essere applicata in toto, in ogni ambito e senza confini spazio temporali tu probabilmente saresti a spasso (presente il film minority report? il finale tuttavia nn mi parse edificante).
    infine, quanto ai complotti che io vedrei a destra e a mancina, nn capisco proprio a cosa tu ti riferisca...sarà forse che anche tu come l'amico bonny hai il presupposto che io sia una specie di crociato? mi dispiace che voi insistiate su questo, che essendo pura menzogna (seppur benevola e amica: capisco che serva, avendo nel fucile laicista ben pochi colpi in canna, che tra l'altro sparano anche a salve...) poco mi tange.

    per bonny: il punto che tocco carissimo nn è quello della violenza degli integralsti musulmani...nn me ne importa niente. la mia è una critica ad un pensiero laicista che, secondo me, nn regge, come ampiamente spiegato, secondo le mie ragioni.
    quanto a questa mia contraddzione che tu ipotizzi tra conservatorismo e libertà...a me risulta che politicamente e ideologicamente parlando contrario di conservatorismo sia progressismo e nn libertà. mi spiace, nn colgo la tua critica, ma ci tengo davvero. puoi farmi un esempio di questo mio gioco differente tra attacco e difesa?
    in attesa di nuove tue...


    ...cari cciovani amici e care cciovani amike, con ccioia fi saluto in qesta bela cciornata che mi vede ezausto pevkè ho viacciato molto e da poco ezzere io tonnato da milano. ze ezzere io sbagliato quakke cosa in qesto comenta e no afere risposta foi pene, foi scuzare tanta. se afere sbagliato verba o crrramatika o errora di pattitura ya, foi mi scorrigerete...ops, questo era l'altro, pardon!
    ciao!
    AV

    By Blogger Versus, at 9:37 PM  

  • d'oh, cavolo! noi due che abbiamo fatto la muffa tra aule e sede sociale in una università CATTOLICA, mi sembra davvero che siamo più laici dei laici, e sai che ti dico? non so se mi inorgoglisce o mi spaventa... cmq, personalmente parlando: fratellone malandrino, mi manchi incredibilmente in uni! manchi a tutta la combriccola!
    accorcia spazio e tempo e torna subito!
    ciao!
    AV

    By Blogger Versus, at 10:19 PM  

  • -In effetti la critica di d'oh (cui en passant non avevo fatto caso...lapsus freudiano?) colpisce duro e mi fa vacillare...prob. il paragone è calzante, anche se in effetti Copernico aveva uno scopo "costruttivo" e portava elementi a favore della sua tesi,cioè non era proprio un comico..capisco però cosa volevi dire.. io resto convinto che nel caso di specie, la bomba in testa a maometto, sia stata una satira tanto sbagliata quanto da meritare una critica dalla società, perché era più una provocazione che altro, (per versus: pensi sempre che io parli da giurista,ed in effetti parlo giuridichese anche quando non vorrei, ma non mi riferivo quando parlavo di paternalismo, ad una censura aprioristica sui comici,non parlavo di paletti come di art. che vietavano al comico ecc..intendevo invece che la società dovrebbe disincentivare e per quanto possibile contrastare un certo tipo di satira, perché l'aspetto "creativo" era frustrato dall'aspetto "denigratorio tout court"..cioè come non senti tesi negazioniste in tv, pur potendosi fare "in teoria", vorrei che non si vedessero "vignette di quel genere"sui giornali.
    -Riguardo al tuo "vedere complotti sui bersagli facili"... ti dico il senso: tu dici "Prodi può dire tutto e nessuno lo critica, Berlusconi non può dire nulla che tutti lo criticano", poi dici "la satira ammazza i cattolici, mentre non si può fare sui mussulmani", ecc ecc..è questa tua convinzione che esistano in molte cose due pesi e due misure che io trovo priva di alcun fondamento...

    By Blogger Unknown, at 1:03 AM  

  • ultimo intervento da parte mia.

    per lama e bonny: io nn ipotizzo complotti, nè gioco in attacco e difesa diversamente così come da voi sostenuto. per rispondere al lama, credo che negli attacchi a berlusconi la sinistra sappia infierire meglio di quanto la destra nn faccia con prodi, tutto qui. nn noto differenze sostanziali nelle cadute di stile che spesso accomunano i due personaggi. e francamente però, nn me ne frega più di tanto a prestarmi a questo gioco, che nn è vera politica, ma tifo da stadio: è divertente farlo il sabato sera, tanto per rompere un po' i maroni e stop.credo che la politica sia altro e che in italia ce lo siamo scordati da un po'.

    per bonny: credo, carissimo, che nn siamo usciti proprio dal discorso, anzi, abbiamo colto nel segno, e il fatto che tu tocchi solo di striscio l'argomento -e soprattutto- nn obietti alle nostre precise tesi e obiezioni, nn può che confermarlo.

    ti ricordo che io nn permetto l'ingerenza della chiesa (di nessuna chiesa) in nessuno stato, ma proprio perchè laico sono per il rispetto delle pluralità, e ciò implica il fatto che la chiesa (tutte le chiese) nella persona del papa, di ruini (nel caso della chiesa cattolica perchè lì, come al solito, il tuo discorso andava a parare) e di chiunque altro (nel caso di tutte le chiese) ha il diritto di dire la propria, proprio come ce l'hai tu.

    cosa hai tu più di una confessione religiosa e cosa ha una confessione religiosa meno di te? perchè a te il diritto di espressione è dato e ad una confessione religiosa qualsiasi non dovrebbe essere dato?


    quanto ad "obblighi welby a vivere" (e questo sì che è fuori luogo in questo contesto, ma se ti fa piacere ne tornerò a scrivere) mi sono davvero stufato: nn sono io che lo obbligo a vivere, ma - mi spiace - è lui che nn può obbligarmi ad ucciderlo.

    quanto alla differenza tra satira e macchietta mi pare che poco calzi: sempre di offendere sensibilità religiosa si tratta.

    spero di esser stato esauriente
    ciao a tutti!
    AV

    By Blogger Versus, at 9:12 PM  

  • brevemente per bonny: esportare la democrazia nn è per me un giusto tentativo ma è un concetto profondamente sbagliato (si è visto, si sta vedendo e ancora purtroppo si vedrà).

    mi sembra che nel caso della chiesa cattolica da parte tua il diritto di espressione equivalga ad ingerenza...dato che affermi che ogni confessione ha diritto di espressione, mi pare un magnifico esempio di coerenza il tuo...
    sarò d'accordo con te sul concetto di ingerenza il giorno in cui vedrò due guardie svizzere a montecitorio...o sotto casa tua...
    buona partita (per degio si spera...)
    ciao gobbo!
    AV

    By Blogger Versus, at 12:24 PM  

  • Ottimo post!

    By Blogger Nuno Ma, at 9:28 PM  

  • -Ok, d'oh, ma mi puoi spiegare te ne prego cosa c'è di satirico o, peggio ancora, edificante, costruttivo e tutto quello che vuoi in Maometto con una bomba in testa? Piuttosto che giovanni battista che battezza una padella piena di vongole?
    -Tu mi puoi dire che la satira può e deve spingersi dove vuole ma, mentre dietro la "satira"di copernico c'era un fine "nobile", dietro QUESTA satira io non vedo nulla di nobile...non vedo proprio un fine diverso dal puro attacco ideologico ad un credo.
    -Cesso anche io di intervenire su questo argomento, e saluto tutti tranne i filosofi (d'oh e versus) i genoani (degio), i complottisti (bonny), le new entry (nuno ma) ecc...

    By Blogger Unknown, at 12:11 AM  

  • A domanda, risposta.
    Cosa c'è di satirico, edificante, costruttivo?
    Per cominciare, come sai, non sono sinonimi, quindi sono due domande. Di edificante e costrutttivo capacissimo che non ci sia nulla. Proprio nulla. Ma non è questo il punto. Insomma, la morale NON c'entra, e darle spazio in questo argomento è sbagliato. Se si finalizzano le proprie azioni sempre e solo in ottica morale si rischia l'inattività (non voglio dire di essere amorali, ma di dar peso alla morale dove ne ha, e basta). Di nuovo, "Laici, dove siete??"

    Di satirico c'è il sovvertimento del luogo comune, per creare un altro luogo comune. C'è la presa in giro della "minaccia" islamica. C'è la presa in giro del diverso, della minoranza. La satira va sia contro le minoranze, sia contro le maggioranze. Dipende da molte cose, compreso il proprio uditorio.

    Secondo voi, perché la satira deve avere limiti? Dobbiamo ridere su una serie di argomenti prefissati? Questa cosa qui sì, questa no?
    Cosa c'è di satirico in questo?
    Porre dei limiti sta al buon senso, su questo non si discute, ma penso mi concediate che il buon sesno è duro da prefissare, limitare. Cambia nel tempo, molto lentamente.

    La satira è formalmente libera, deve esserlo. Con questo intendo che deve avere limiti di fatto (il buon senso di cui sopra), ma NON di principio. Altrimenti non è più satira, ma satira di regime.
    Una satira crudele, cattiva, magari pure razzista, condivide con la satira più efficace e signorile la libertà formale grazie a cui può svilupparsi.
    Con il senno del poi giudichiamo nella storia buone e cattive satire, ma nel momento in cui furono fatte non era così chiara questa distinzione. Anche oggi non dobbiamoe ssere così categorici. Non mi pare che l'imposizione sia nel DNA dei laici...
    Cheers

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 8:34 PM  

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