Versus vs versus

Tuesday, August 22, 2006

Il Gatto e la Volpe

La risoluzione 1710 dell’ONU che vorrebbe regolare l’intervento di una forza multinazionale di pace nel sud del Libano è l’ennesimo atto fallimentare del Palazzo di Vetro che ne denuncia e sottolinea tutta l’inconsistenza e la debolezza, nonché i limiti e l’inefficacia: la tregua è già stata abbondantemente violata, gli obiettivi della risoluzione sono farraginosi, i mezzi con cui conseguirli ancor meno chiari. È una missione di peace-keeping o di peace-enforcing? I documenti sembrano sostenere più la prima ipotesi, ma le regole di ingaggio, che dovrebbero consentire alla forza militare ONU un certo raggio d’azione (per non bissare il disastroso approccio di 23 anni fa che costò la vita a decine e decine di uomini), sembrano più adatte ad una missione del secondo tipo.
La poca chiarezza e trasparenza, sebbene dettate dalla situazione oltremodo delicata, rischiano non solo di rendere difficile il raggiungimento degli obiettivi, ma di mettere a repentaglio la vita dei soldati che in quello scenario di guerra andranno ad operare. Non sarà compito di questa forza militare disarmare Hezbollah, ma dovrà fare in modo che dai territori da essa presidiati non si dia avvio ad atti ostili: nella sostanza ciò significa disarmare chi ha intenzione di recare minaccia e offesa armata oppure no? Sarà consentito l’uso delle armi solo per autodifesa o anche per disarmare coloro che sono intenzionati a violare la tregua? E in quest’ultimo caso si figura o no una palese contraddizione coi compiti assegnati, nonché un conflitto di competenze con l’esercito libanese, l’unico autorizzato a disarmare Hezbollah?
La chiarezza delle regole di ingaggio e della risoluzione ONU (già ieri più Paesi hanno chiesto un’integrazione alla 1710) non sono meri atti burocratici, bensì le condizioni necessarie (e non sufficienti) perché la missione possa trovare una sua legittima direzione e possa svilupparsi nella maggior sicurezza possibile di tutti i soggetti coinvolti.
Purtroppo, nello stesso tempo, non sembra che l’Europa possa svolgere quell’attività diplomatica di negoziazione che non sarebbe di semplice supporto alla missione, ma sarebbe fulcro centrale attorno al quale dovrebbero orbitare le speranze di una tregua vera che non sia solo il rimandare una guerra in Medioriente che, allo stato delle cose, appare solo procrastinata.
È ormai evidente come all’indomani dell’11 settembre, in Europa l’asse Berlusconi – Blair – Aznar mise a suo tempo in discussione l’egemonia franco-tedesca; i due Paesi, da sempre contrari alla linea filoamericana adottata dall’asse anglo-italo-spagnolo, non si sono mai rivelati nemmeno propositivi o critici positivamente, limitandosi a curare i propri interessi e tutelare la propria immagine. È ciò che hanno fatto anche in questo delicato frangente.
Il rischio per noi italiani ora è di ritrovarci di fronte a qualcosa di troppo grande perché il peso possa essere sopportato da una sola nazione, sebbene armata di buona volontà, come la nostra.
Senza contare l’insensata rapidità e l’adesione senza distinguo né condizioni alle sollecitazioni dell’ONU: una fretta dettata più da ragioni di politica interna che di politica estera, che vuole rimarcare in patria la differenza fra questo e il precedente governo rispetto ai rapporti con ONU e USA e al ruolo e al prestigio internazionali.
Il rischio di un nostro comando della missione e di un contingente così numeroso di uomini messo a disposizione, è quello che a noi unicamente venga addebitata sul campo una sconfitta (molto probabile) degli intenti della missione.
Troppi, in questo momento, al governo, hanno idee confuse una conoscenza meno che superficiale del territorio e degli attori sulla scena: come può il nostro Ministro degli Esteri Massimo d’Alema proporre di incorporare le milizie Hezbollah nell’esercito regolare libanese? Questo comporterebbe una premessa e una conseguenza: in primo luogo bisognerebbe dunque presupporre che la causa di Hezbollah, mosso da odio verso Israele, rappresenti in qualche modo una causa nazionale per il Libano, se quest’ultimo considerasse le milizie Hezbollah, a pieno titolo, milizie regolari; da ciò ne deriverebbe la piena legittimità di quei bombardamenti israeliani su Beirut che fin qui abbiamo deprecato come scellerati e senza senso. Sarebbe una guerra fra due Stati sovrani.
Bene fa invece il Ministro della Difesa Arturo Parisi a sottolineare la pericolosità della missione che probabilmente ci verrà affidata; anche perché l’idea dell’ONU di affidare all’esercito libanese il compito di disarmare Hezbollah, per quanto ineccepibile da un punto di vista diplomatico, rischia sul piano pratico non solo di non ottenere alcun risultato, ma addirittura di peggiorare la situazione già drammatica della popolazione civile: se è vero che almeno il 60% delle truppe libanesi è sciita, come Hezbollah, mentre le chiavi del comando militare sono in mano a cristiani, drusi e sunniti, un pressing asfissiante su Hezbollah potrebbe alfine paventare il rischio di una guerra libanese intestina, aggiungendo caos a caos e fornendo una possibile ghiotta occasione a Siria ed Iran. In conclusione, la risoluzione 1710 configura non tanto una missione di pace, quanto una missione di speranza di pace, tra mille dubbi e incertezze. Una speranza che, si spera, non richieda ulteriori sacrifici umani.

Labels:

7 Comments:

  • ciao alessio come va e un po che nn ci si sente be un indizio per sapere chi sono vecchio amico che sta molto lontano e a cui hai fatto un piacere per una ex va be apparte questo parlando di questa nuova missione che l italia si appresta a iniziare ti dico solo alcune cose che possono riguardarmi per iniziare dalla cosa forse piu importante i soldi ;il min della difesa ha detto che sara una missione lunga costosa e pericolosa bene considerato che le nostre finanze scarseggiano e siamo gia in bilico nelle missioni all estero (privatamente ti raccontero) dove vogliamo arrivare? chi conosce un po l esercito sa che i costi per mantenere un almeno sufficente apparato militare in missione sono molto ingenti ma la brava sinistra dopo aver criticato tanto le spese del passato governo sulle spese ha pensato una genialata pensa ridurre le diarie giornaliere ovvere l indeniita di missione e se fossero state alte si poteva al limite accettare ma visto che nn sono cosi alte zac tagliate tanto i soldati sono solo numeri e nn persone che per mantenere le famiglie si fanno in 4 a 6000 km da casa in posti che neanche i nostri barbono andrebbero a vivere .Secondo punto se nn ricordo molti esponenti dell attuale governo un po di tempo addietro nn organizzavano girotondi marce e via dicendo contro qualsiasi guerra e sopratutto contro l uso di forze militari per il fermare le controversie internazionali dimenticavo e la bandiera che ostentavano ovunque, sai quella bandiera a piu colori con la parola pace che fine ha fatto se la sono nascosta aspettando che torni Berlusconi al governo e che prenda posizioni diverse dalle loro.Guarada tu sai alessio che sono molto patriottico ma questo governo mi sta facendo vergognare di essere italiano qui con questo governo si rischia di fare la fine del topo stiamo attenti che questa ora sta diventando veramente una dittatura di sinistra in piu alleata con gente che fino a glieri ci voleva fare la pelle e i nostri veri alleati quelli che hanno liberato con il sangue del loro popolo la nostra Italia sono i nostri nuovi nemici. Spero solo che cada presto se no saranno tempi molto buii ciao a presto meta settembre ciao

    By Anonymous Anonymous, at 4:56 PM  

  • Nonostante l'estae volga al termine noto che i bollori non si sono affatto spenti.
    Ciò mi fa piacere perchè denota la passione e la forza che mettete nelle Vostre idee, ovviamente mi rincresce qualora dal proficuo scambio di riflessioni che finora questo spazio ha rappresentato si passasse all'invettiva personale.
    Vi invito dunque alla continua ricerca del dialogo che Vi ha fin qui contraddistinti senza cadere nella malefica tentazione di arrocarsi sulle proprie posizioni facendo muro ai convincimenti dell'uno e dell'altro: un atteggiamento inconcludente che di certo non arricchisce la nostra intelligenza ma la mortifica.
    Entro dunque a gamba tesa nella Vostra querelle con una manovra di peace-enforcing e Vi esorto a ritrovare il filo del dialogo.

    Quanto allo "sciopero del commento", Bonny sai bene che dispiacere ne ricaverei e quanto le tue riflessioni a volte così divergenti dalle mie mi costringano positivamente all'esrcizio critico delle mie (supposte) facoltà mentali!

    Certo di riaverVi ancora sul blog a "battibeccare" secondo i toni e le sfumature adeguate che da sempre Vi contraddistinguono nel rispetto reciproco, mi congedo e Vi lascio il campo.
    A presto
    AV

    By Blogger Versus, at 12:18 PM  

  • bonny è provocatore per eccellenza quindi nuovamente mi tocca (ma sarò breve).
    nn giudico gli interventi di d'oh (spetta a lui l'onere di risponderti), per quel che mi riguarda in rari casi ho usato quella che tu definisci "piccola retorica anticomunista"; credo tra l'altro di averla usata a ragione.
    di questo cmq avremo modo di discuterne privatamente.
    ben più importante è un altro punto: questo blog NON É TEO-CON!
    Intesi?!
    ciao a tutti
    AV

    By Blogger Versus, at 3:09 PM  

  • ex anonimo Prima di tutto volevo ringraziare per la stiama d'ho e salutare bonny per il suo commento.
    Bonny e vero come dici tu la verita sta nel mezzo o meglio nelle sfumature ma a volte e dovresti saperlo da fastidio vedere politici che fino a tre mesi fa criticavano e si opponevano ad una politica militare attiva nel mondo e invece ora si trovano tutti d accordo per un intervento che sicuramente sara svolto con il massimo dell impegno da parte delle forze armate ma sicuramente portera ad uno sforzo tale da rischiare di sfiancare le stesse.Caro bonny al momento non trovo le fonti delle varie risoluzioni approvate sia per l Iraq che per l Afganistam ma ti assicuro che sono se nn ricordo male 3 per l Iraq e addirittura 4 per l Afghanistam che poi vogliamo dire che l iraq sia stata una forzatura americana puo passare ma sull intervento in Afghanistam no mi dispiace ma nn accetto che questa sia considerata una missione sbagliata e te lo posso assicurare perche la conosco molto bene e conosco molto bene la situazione civile post talebana .Questa missione ha motivi validi come quella nascente in quanto dopo l intervento della NATO il popolo afghano e veramente libero il problema qui nn sono gli afghani che ci vogliono fare la pelle sono i migliaglia e migliaglia di "Talebani" (per convenzione chiamiamoli cosi) che da ogni parte dei paesi canaglia vengono a combattere per la loro guerra santa ,qui la popolazione e amica sono questi infiltrati che mettono in pericolo la fragile ma crescente democrazia e legalita afghana.A differenza dell Iraq qui il popolo pur essendo di diverse etnie va d accordo infatti nn e in atto una guerra civile anzi anche se ci vorranno ancora molti anni (30 di guerre sono pesanti)l afghanistan riuscira secondo me a diventare un paese islamico ma moderato e liberale .BE ora devo scappare spero che questa volta nn sia stato troppo di dx nei discorsi ma a titolo informativo sono di dx convinto nn estremista grazie ciao

    By Anonymous Anonymous, at 6:32 PM  

  • a proposito della risoluzione-Bonny: concordo su tutta la linea (per quanto scettico in generale sulla missione), tranne che per l'inserimento delle milizie hezbollah nell'esercito regolare libanese.
    ciao!
    AV

    By Blogger Versus, at 3:04 PM  

  • Buona sera a tutti .
    Ragazzi siamo tutti d accordo che questa missione sara di tipo peace-enforcing considerato che la forza onu andra a stabilirsi in zona molto calda anche se a mia considerazione penso che i problemi nn saranno dati dagli israeliani ma proprio da libanesi anche se ufficialmente andiamo li con il loro benestare.Bonny sono daccordo su come hai descritto le modalita di attuazione della risoluzione ma ho piu di una perplessita sul fatto che gli hezbollha consegneranno gli armamenti di propria volonta,in piu nn credo che si uniranno a unita dell esercito regolare libanese ,la mia preoccupazione e che queste persone possano trarre vantaggio da questa futura missione;mi spiego meglio queste persone che al momento sono in minoranza in libano ma si sono dimostrate diciamo efficenti nel combttere l invasore sionista possano avere una tale risonanza tra il popolo libanese tale che in futuro potrebbero decidere diciamo anche una rivoluzione in modo da spodestare il governo reggente in questo caso avremmo una nuova nazione integralista islamica e vista la vicinanza di siria e iran si andrebbe a formare un pericoloso triangolo con quasi al centro israele .Riconosco che israele nn e una nazione santerellina ma al momento e l unico baluardi di tranquillita nel medio oriente (escludendo emirati arabi e arabia tra l altro vi consiglio una visita ad Abu Dhabi ci si diverte)quindi dobbiamo cercare di tenercela amica .

    By Anonymous Anonymous, at 5:58 PM  

  • ciao pad983!
    colgo l'occasione per salutarti e ringraziarti del tuo apporto alla discussione; con due o tre dele tue ultime affermazioni hai sicuramente rinvigorito la vena polemica di bonny che non si farà a lungo attendere.
    io condivido le tue preoccupazioni(mi espongo, così getto benzina sul fuoco di bonny...)
    a tutti ciao e grazie!
    AV

    By Blogger Versus, at 6:11 PM  

Post a Comment

<< Home


 
stats count