Versus vs versus

Monday, July 10, 2006

La Storia la scrivono i vincitori


Croce e delizia. Nel 1982 quel triplice “Campioni del mondo” inventato magistralmente da Nando Martellini fu la cronaca di una vittoria quasi annunciata; il quadruplo “È finita” di Marco Civoli è stato il grido di una sofferenza sentita nelle carni e portata avanti fino alla fine, fino al colpo Grosso.
Per una volta, il cuore di noi italici mammoni non ci ha tradito in campo, ha vinto quelle stesse emozioni che esso stesso genera. Determinati e – per questo - fortunati.

Fango e sudore. Ed ora che persino il britannico The Guardian ha lodato il nostro gioco, basta coi complessi di inferiorità, con la modaiola esterofilia; basta denigrare il Paese: forse siamo uomini piccoli, e andremo pure avanti a grandi calci nel sedere, e a fatica, e forse non sappiamo guardare al di là del nostro naso, forse non siamo particolarmente ambiziosi, godiamo accontentandoci e ci accontentiamo godendo. Ma siamo capaci di ogni cosa.
Ora lo sanno in Germania, e lo sanno in Francia, ed è inutile infangare il nostro successo: ci saranno anche lacrime e sudore sulla Coppa, ma il trofeo è terso, chiaro, limpido.
Il fango sta ancora sui garretti dei galletti.

L’eterno dualismo. Una nota minore forse, ma va pur segnalato. Non esiste tifoso azzurro che sia disposto a sopportare ancora le ovvietà di Sandrino Mazzola ai microfoni: Gianni Rivera, straccia la tessera del partito e torna a fare il golden boy per mamma RAI!!!

Zizou, une saison en enfer. Zinedine Zidane non è certo nuovo quanto a colpi di testa. Non si può essere campioni se non si è prima uomini. Si può imparare a palleggiare sulla violenza e in barba all’emarginazione, nei ghetti di Marsiglia, ma le regole della strada non ci lasciano mai se non si ha la fibra morale necessaria.
Chiude qui la sua carriera di buon palleggiatore. Bravo.

Lebbrosi. Il presidente della FIFA Joseph Blatter ha disertato la premiazione dei nostri; qualcuno gli dica che anche in Italia abbiamo debellato gran parte delle malattie contagiose letali. Ci rimane ancora la buona educazione e il rispetto: provvederemo per la prossima volta.

Original Soundtrack. In fondo, si tratta solo di qualche istante: al tiro di Grosso la rete si gonfia ed esplode la gioia in un unico grande urlo sconvolto, abbracci così stretti tanto da mozzarti il poco fiato che ti rimane. Poi ti passi le mani in faccia e attonito continui a fissare lo schermo, ti chiedi come è possibile, e come è possibile che il cuore ti batta così forte. Sta tutto in quei 5 minuti di “emozioni fortissimi” per “una squadra fortissimi”.
Il resto è folklore: caroselli, trombette, botti e clacson, e un ritornello dei White Stripes che non scorderai mai più nella vita, un po popo popo po po scemo che però ti segna l’esistenza.
È un rito collettivo, confusionario, caotico, tribale. La piazza è del popolo, senza distinzione si è tutti uguali, in quella luce istintiva dello sguardo, quasi animalesco: uno sguardo fiero da fiera.
Te ne torni a casa con le poche energie rimaste mentre una Bitter Sweet Simphony dei Verve dallo stereo ti fa ancora sognare ad occhi aperti, quando è quasi l’alba e il sogno è già realtà.
Ti metti a letto, e ti accorgi che i tuoi occhi sono un po’ lucidi e senti un groppo in gola, e ti chiedi come diavolo è possibile che una partita di calcio ti cambi la vita.

Però è così.

2 Comments:

  • Bellissimo post. Complimenti. Però non concordo su Zidane. E' vero, non è la prima volta che si comporta da guascone, e un campione non dovrebbe. Però il gesto istintivo in un momento di tensione non autorizza a giudicare l'uomo, riducendone la complessità. Le regole del ghetto, della violenza come unico linguaggio, Zidane le ha combattute sul campo, per anni, insegnando agli emarginati di Francia che, in un modo o nell'altro, con il sudore (e, se lo si ha, il talento) si può uscire dal fango. Lui ci è riuscito, ma forse un po' di fango se l'è sempre portato addosso. Difficile scrollarselo tutto, quando ci sei cresciuto.
    Detto questo, resta fermo che ha fatto una figuraccia infame ed è venuto meno al compito solenne che la fascia di capitano comporta.

    Saluti

    By Anonymous Anonymous, at 11:27 PM  

  • Nuovo interento approfittando del richiamo bloggesco e del fatto che vi porgo:
    -Stanotte ho segnato che vinceremo anche il prossimo mondiale, battendo in finale il portogallo!!
    Saluti
    Lama il nostradamus della bassa padania

    By Blogger Unknown, at 10:37 AM  

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