Versus vs versus

Friday, March 02, 2007

Il riposo dei Prodi

Alla fine, magari sarà pastetta all’italiana: vuoi perché i figli della Balena Bianca sono stati presi da malsane voglie e antiche nostalgie, vuoi perché, seppure il circo della politica italiana abbonda di clown, gli equilibristi di certo non mancano.
Ma, se così non fosse, gira già voce che dopo la fiducia alla Camera, il tavolo del Consiglio dei Ministri si farà Tavola Rotonda: tutti i prodi di Prodi conteranno uguale, cioè meno di zero.
È tanto inutile quanto assurdo negare che il peso politico del governo italiano, da oggi, sta laggiù, da qualche parte, ventimila leghe sotto i mari, costretto all’immobilismo assoluto per non cadere.
Porti i Dico in Parlamento? Ti ritrovi i cattolici in piazza San Pietro.
Discuti della base di Vicenza e di politica estera? I companeros ti bruciano il sedere coi Cohiba.
Riforma delle pensioni? I sindacati ti aspettano sotto casa.
Testamento biologico? Il Governo fa prima a farselo per sé.
Insomma, uno Stato costretto alla paralisi per i prossimi mesi, con un Governo di fatto impossibilitato a confrontarsi con il Parlamento che forse non si scioglierà – a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre – prima dei celeberrimi 2 anni 6 mesi e 1 giorno, giusto il tempo necessario ai parlamentari per mettersi da parte la pensione.
Lo scivolone di Prodi e dei suoi ha ringalluzzito il Cavaliere Nero, quel Silvio Berlusconi che sembra intenzionato a dar battaglia su tutti i fronti, compresa la riforma di quella legge elettorale che tutti definiscono, con pregevole eufemismo, la porcata. Il Cavaliere sa bene che, porcata o non porcata, a questo giro non è possibile perdere, e alle elezioni si ha da andarci prima che il fascino da sirena obesa di Clemente Mastella possa chiamare a raccolta il figliol prodigo PierFerdi, né tantomeno fulminare il piacione Rutelli sulla via del Terzo Polo.
Mentre al centrodestra tentano di darsi così un assetto variabile secondo le esigenze, al centrosinistra hanno da preoccuparsi di una sola cosa: sanno bene che come ci si muove, si rischia di farla fuori dal vaso. La Ragion Suprema che li tiene tutti uniti è sempre lui, il malefico Silvio Berlusconi: meglio questa situazione d’emergenza, questo equilibrio instabile, ci dicono, piuttosto che il ritorno del Cavaliere, spacciato come la Grande Purga per il popolo italiano.
In verità, il Cavaliere non rappresenta tanto la Grande Purga, quanto il Purgatorio perpetuo del centrosinistra, se il capo dell’opposizione dovesse tornare al governo del Paese.
Il nuovo ordine quindi è: attenti a non farla fuori dal vaso, compagni!
Piuttosto che Berlusconi in versione dolce Euchessina, vi conviene sforzarvi e spingere…

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4 Comments:

  • Bentornato!

    Il centrosinista è patetico. Ha un leader che ha già dovuto dimettersi tre volte da premier nella sua illustre carriera...e si è voluto assicurargli la possibilità di dimettersi una quarta.

    Almeno Silvio ha dato continuità: certo, obiettano i compagni, comandava solo lui, non c'era dialogo e "comunistate" di questo genere. Io vorrei un governo in Italia che alvori, non uno che passi il tempo a dialogare di cose di cui alla gente normale non frega un c...o. Tipo gli equilibri di forza tra i partiti, una tavola rotonda o quadrata che sia...

    Ma ovviamente chiedo troppo.
    Questa illazione sulla pensione dei parlamentari, che son tanto lesti a toglierla ai lavoratori veri, è vera, ci posso scommettere.
    Come è vero l'immobilismo del governo: visto che hai introdotto il tema "digestione", possiamo tranquillamente dire che in Italia il governo è tenuto in piedi dall'efficienza dell'intestino crasso dei senatori: se due di loro devono improvvisamente correre in bagno...il governo può cadere! Bella roba davvero...

    Tante parole, poche leggi, tante promesse, pochi fatti: un bilancio positivo. Davvero.

    Altra qustione: il deficit è alto. Di chi è la colpa? Di Silvio, ovviamente. Il PIL è buono, di chi è il merito? Dell'attuale governo, ovviamente. Finché ci prenderanno per il culo così, e finché qcn andrà in piazza al loro minimo cenno, o pagherà una tessera di partito...beh, staimo pur tranquilli che non lavoreranno MAI per noi, come auspica invano Beppe Grillo.

    Viva l'ottimismo, l'ottimismo è il profumo della vita!
    Cheers

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 9:29 PM  

  • Tutto ciò che dite non fa una piega, e la figura che il governo ha fatto è stata misera misera..però bisogna ammettere che qualcosa di buono si stava pur facendo. Le liberalizzazioni che sta tentando di fare Bersani non sono poi così sterili, sono cose che avrebbe dovuto fare Berlusconi quando era al governo, ma non ha fatto...io credo che l'unica vera colpa del solido governo precedente sia proprio questa, ossia l'immobilismo su questi temi; poi che questo governo abbia per ora inconciliabili storture e contrapposizioni su alcuni temi è cosa notoria, su cui spero Prodi la finisca per una volta di fare il CERCHIOBOTTISTA ma si sappia imporre.
    Infini una parola sull'opposizione: mi è piaciuto molto il discorso di Fassino in Parlamento, il quale null'altro rivela se non la fine dell'epoca in cui solo a sinistra si pensava in 10 e si parlava in 50; le diverse strategie tessute dai vari partiti a destra dimostrano come la situazione si va componendo in modo non molto diverso da come si arrabbatta il governo.
    Ora si gioca ad armi pari. Questo credo.
    Un saluto a tutti.
    Lama

    By Anonymous Anonymous, at 9:45 PM  

  • per lama: sì, però chiariamo le responsabilità: un conto è se si arrabatta il GOVERNO, un conto se lo fa l'opposizione. nel secondo caso si avrà un governo che in parlamento può fare il buono e il cattivo tempo, nel primo caso invece le indicazioni meteorologiche - per mantenere la metafora - sono tutte da inventare; l'immobilismo dell'opposizione è da attribuire alla scelta delle strategie politiche con le quali affrontare una situazione che non si sa ancora come si svilupperà, l'immobilismo governativo è coatto.
    saluti
    AV

    By Blogger Versus, at 2:51 PM  

  • ultime due cose: Bersani passerà alla storia per aver tolto i costi di ricarica dei cell, che tuttavia, visto che in italia si dà un colpo al cerchio e uno alla botte, potrebbero essere presto rimpiazzati da tariffe aumentate (una compagnia di telefonia mobile le ha già aumentate). tutte le altre liberalizzazioni rimangono al momento sulla carta (magari tra un po' passo dal barbiere a vedere se è aperto...). e poi: come può imporsi un premier che non solo non ha alle sue spalle il partito di maggioranza della sua coalizione, ma non ne ha addirittura nessun partito!
    nemmeno "quando c'era lui" bastava a fare e decidere tutto da solo....
    AV

    By Blogger Versus, at 2:56 PM  

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