Versus vs versus

Monday, February 05, 2007

Show must go on

Dicono che una vita umana non ha prezzo. È vero. Non ha prezzo perché non vale niente.
La pantomima del cordoglio e del dolore messa su dal carrozzone sportivo e mediatico non è riuscita a tenere la scena fino alla fine dei funerali dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, caduto venerdì scorso in servizio, presso lo stadio Massimino di Catania.
Il cerone si è sciolto presto.
Già oggi in mattinata, Mediavideo riporta le dichiarazioni di un dirigente doriano che denuncia la perdita economica derivata dallo stop al campionato: sei milioni e mezzo di euro, a suo dire, per la sua squadra. Poco dopo, i media riportano le dichiarazioni di Antonio Matarrese, presidente della Lega Calcio: “Il calcio non può chiudere, i morti sono parte del sistema. La Fiat per rilanciarsi non si è certo fermata...”; e ancora: “i morti del sistema calcistico purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento che le forze dell'ordine ancora non riescono a controllare. […]questa è una industria che paga i suoi prezzi”.
Il calcio è un’industria: ci siamo arresi da tempo a questa evidenza, ma non ci risultano produzioni industriali che vedono la morte quale prerogativa del bene prodotto e venduto; non ci risulta che esistano industrie dove il legame tra produttore e consumatore è tanto stretto da confonderli insieme in un unico sistema produttivo: sì perché, se la morte è parte del sistema calcio, e l’uccisione dell’ispettore Raciti è stata opera di ultrà violenti e assassini, allora dobbiamo inferire che il calcio come sistema produce morte, e che le società sportive, parte integrante del sistema, ne siano corresponsabili.
Un’ammissione di colpevolezza, dunque.
Inconscia forse, ma pur sempre una confessione volontaria.

I perbenisti si sono levati, nel giro di poche ore, il passamontagna dell’ipocrisia e della finta indignazione e commozione ostentata in TV; quello che conta per il sistema calcio è il business, la torta da spartire è grande e tanti sono i famelici che non hanno remore a banchettare sul feretro: società sportive, televisioni e sponsor su tutti.

A cosa serve lo stop del campionato? si sono chiesti retoricamente i salotti perbene dello sport televisivo in questi giorni.
Magari, cari signori dell’audience, serve per riflettere, non per azzannarsi, gridandosi dietro l’un l’altro da comode poltrone per fare audience: lo stop del campionato non voleva essere per voi, non doveva essere, l’ennesima occasione per darsi al sensazionalismo inconcludente che vi contraddistingue, alle parole vacue pronunciate alla rinfusa tra la confusione e lo stordimento generale.
Non sia mai che il campionato si fermi un’altra domenica; chissà quali bassezze sareste capaci di inventarvi: le facce contrite di circostanza, quelle, riusciamo ancora a sopportarle, seppure con un po’ di ulcera.

Forse, nemmeno stavolta l’indignazione popolare e l’apparente risolutezza del Governo, basteranno a dire basta; non sarà possibile farlo fino a che il calcio non sarà messo in grado di riappropriarsi della sua essenza: quella di essere uno sport, e non un canale privilegiato dove sfogare disagi, degradi e violenze sociali sotto un particolare riflettore. Non sarà possibile eliminare l’inciviltà sportiva e le infiltrazioni delinquenziali dal sistema calcio fino a quando non saranno tutti i soggetti appartenenti a tale sistema ad assumersi la piena corresponsabilità di ogni atto che avviene al suo interno: quando le società sportive si assolvono da ogni responsabilità, di fatto danno un consenso, sotto forma di silenzio assenso, ai crimini perpetrati fuori e dentro gli stadi in nome dello sport calcio.

Ciò che indigna, è che tale menefreghismo sia operato in nome del denaro.
Alla faccia dei valori dello sport
: questi non hanno prezzo, perché non valgono niente, come la vita umana.
Per tutto il resto, c’è Mastercard.

Leggi il commento de la Repubblica
Il reportage dai funerali su Rainews24

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30 Comments:

  • Bloccare il campionato non ha senso. Di questo sono certo. E non perché comporta perdite economiche ingenti, mi suona come reazione infantile susseguente una marachella fatta (del tipo "hai lanciato il cancellino al tuo compagno, vai dietro la lavagna!"). Non è rispetto per la vittima, ne illuminante pausa di riflessione per i delinquenti; la funzione di una pausa si esaurisce in un atto "formale" nel segno di "questa volta l'abbiamo fatta grossa!".
    Il rispetto per Raciti lo si dimostra tutelando le forze dell'ordine, uscendo per una volta dal circolo vizioso di questa società assurda, all'insegna della deresponsabilizzazione, dell'indulto, della colpa "altrove", del paternalismo sempre disposto a perdonare e mai a punire..è stupido fermare il calcio, così come giocare in stadi vuoti: in entrambi i casi sono solo palliativi per un male che non si vuole curare, eludere il problema anziché prenderlo di petto.
    Non a caso sono gli stessi strumenti che si vollero praticare quando morì quel tifoso del genova...è cambiato forse qualcosa?
    Invece sono questi i passi, a mio avviso, necessari:
    1-Dare gli stadi in mano alle società, che divengono responsabili oggettivamente per qualunque disordine avvenga in ordine ad attività sportive svolte al suo interno;
    2-Effettiva applicazione delle sanzioni contro i delinquenti della domenica (a partire dal divieto d'ingresso allo stadio ecc...)
    3-Ristrutturare i nostri paleolitici stadi;
    4-Sanzioni pecuniarie su quei dementi di dirigenti che aizzano le folle (vedi presidente del messina di qualche tempo fa)

    Ma fermare il calcio no, ne tanto meno fermare il tifo.
    Sono solo modi per ammettere la sconfitta di chi, come noi, ancora al calcio ci tiene.

    Lama, il quale, avendo Dida (infortunato) al fantacalcio, non è poi così dispiaciuto per questa sosta!!!Cavolo che cinismo!!

    By Blogger Unknown, at 6:03 PM  

  • per lama: concordo sui provvedimenti (che poi sono quelli di cui si parla in giro, e che sappiamo bene non verranno adottati perchè responsabilizzano troppo i club...che sarebbero costretti a spendere di tasca propria, tra l'altro).

    penso invece che fermare i campionati sia stato giusto e sarà giusto se come mi auguro anche domenica prossima ci sarà uno stop.
    non serve perchè riflettano i delinquenti.
    serve a noi per riflettere. e per ammettere la sconfitta, se è necessario.
    VA

    By Blogger Versus, at 6:24 PM  

  • stavolta scusatemi se ragiono esclusivamente di pancia: fosse per me il campionato lo farei finire qui. dopo la tragedia dell'heysel ricordo che l'inghilterra ritirò PER 5 ANNI TUTTE LE SQUADRE dalle competizioni europee. tutte, nessuna esclusa. 5 anni veri, non mezzo e poi pizza e fichi.

    il nostro campionato è già palesemente una farsa (e ve lo dice una juventina, è vero, ma una juventina che avrebbe voluto vedere la sua squadra ripartire con 17 punti di penalità dalla C per ripristinare un minimo di dignità), lo è da troppi anni.
    a cosa serve fermare il campionato? non lo so, ma dato che siamo in italia, che dopo la "rivoluzione" di calciopoli ci troviamo quella bestia di matarrese gattopardescamente al comando (spero lo stiano cacciando, ma ciò non toglie che l'abbiano rieletto) penso che sarebbe ancora più inutile e penoso rigiocare.

    adesso, vi avverto, metterò le ali alla più spudorata e infantile delle retoriche: sabato sono andata a vedere all'oval del lingotto enrico fabris. le gare erano 3: lui ha vinto i 1500, poi c'erano i 3000 femminili senza che gareggiasse nemmeno un'italiana, infine l'inseguimento a squadre, dove l'italia è stata superata da canada e russia. il canada ha corso per ultimo, ed è stato chiaro fin dal principio che ci avrebbero superati. bene, la squadra canadese si è beccata una standing ovation di due minuti dal pubblico e ha fatto due giri di pista per salutare.
    lo so che è retorico, l'ho premesso, e so che il pattinaggio di velocità non potrà mai essere popolare come il calcio, nemmeno la metà, nemmeno un terzo. ma sabato ho assistito ad uno spettacolo di sport dove i tifosi italiani hanno reso omaggio, con semplicità e allegria, a vincitori di altri colori. ed erano lì per incitare, non per denigrare l'avversario (juve-inter dell'anno scorso, io c'ero: 80% del tempo ad insultare materazzi e parenti femmine, 5% contro i "viola ebrei", 15% a tifare per la propria squadra. vabbé, magari ho esagerato le percentuali, ma non di molto).

    vorrei che il calcio riprendesse almeno un po' con questo spirito, altrimenti basta. RIP.

    l'anonimo parziale

    By Anonymous Anonymous, at 7:19 PM  

  • (Mataresse verrà deferito, credo, per quel che ha detto). Comunque, è vero. La vita umana non ha prezzo, ma purtroppo questo non è un problema del calcio, o meglio, non solo. C?è tanta gente educata che allo stadio sa comportarsi. Chi genera guerriglia è qualcuno educato male, che non sa stare con i suoi simili (=persone civili) e che quindi ha ben poco del tifoso. Fermare il calcio serve a poco perchè troveranno un'altra scusa per fare lo stesso quel che, comunque, voglio fare a prescindere.

    By Anonymous Anonymous, at 7:30 PM  

  • Due cose rapide: bonny, io indagherei se per caso non c'e' il lama dietro questa decisione di fermare il campionato, visto il suo guadagno dalla faccenda. Indaga.

    Per bonny e versus: gli stadi alle societa' sono fondamentali. In piu' e' vero che spenderebbero soldi, ma ccome funziona qui nel Regno Unito, una societa' con uno stadio non e' piu' una societa' "di carta": e' una societa' con un preciso patrimonio immobile che le garantisce anche stabilita' economica. Gli inglesi son bravi a fare i maestrini, ma a volte hanno ragione.
    Cheers

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 8:11 PM  

  • per aberdiniensis: lo so che sono fondamentali e so anche quanto ci riporti dal tuo bel esilio scozzese. ma il problema qui è: vai a farglielo capire qui in italia!

    un grazie a loska per il suo intervento (il destino...giusto ieri navigavo e mi sono imbattuto in un angolo losko!)
    ciao a tutti!
    AV

    By Blogger Versus, at 8:44 PM  

  • X versus:Le società pagherebbero troppo, è vero, ma non sottovalutare le esternalità positive nel lungo periodo se gli stadi fossero di patrimonio delle società: si creano piccoli centri "attivi" intorno allo stadio: molto merchandaising (non si scrive così forse...ma chissene..) bar, ORATORI, i PDC (ovvero Piccoli Delinquenti Crescono) che si aggregano in posti più sani...ecc..; vuoi mettere gli introiti di tutto questo new buisness che si viene a creare? E se l'han fatto in england figurati qui dove la mania per il calcio è in alcuni posti ancor più rilevante!
    -sulla chiusura degli stadi, è ovvio che è stato giusto lo stop della settimana trascorsa, io contesto e reputo inutili eventuali stop ulteriori (e lo dico anke a mio fantacalcistico pregiudizio!)
    -permettetemi infine una nota di sano malvagio cinismo:
    CHE CULO LA MELANDRI:nel senso che, dopo essere diventata ministro (inutile, senza soldi, insulso) ha avuto la buona sorte di:
    1-vincere il mondiale (e giù di prime copertine)
    2-sto casino degli stadi (e giù di vespate)
    E nasconde benissimo la sua TOTALE INCAPACITà IN TUTTO!!!
    WOW!!
    Lama, che ha visto matrix stasera, dove c'era ospite jonathan bachini. ex del brescia, invischiato con la cocaina...o meglio era ospite un uomo CHE SI ERA MANGIATO JONATHAN BACHINI!!!AMMAZZA OH!!

    By Blogger Unknown, at 1:23 AM  

  • ma,io sono per la cessione degli impianti ai club, per tanti motivi...sono i club che non capiscono o fanno finta di nn capire...cavolo mi sembrava di essere stato chiaro...boh!
    ciao a tutti
    AV

    By Blogger Versus, at 9:48 AM  

  • qualche parola da bruxelles in attesa di tornare in italia a parlare di pacs con la persona piu' indicata {bei commenti nell'altro post soprattutto quelli dell'anonima parziale}.
    qui a bruxelles tutti, dai colleghi ai baristi ai tassisti parlano dei fatti di catania...dicendo che l'italia è in una brutta posizione.
    come giustamente ricorda l'anonimo parziale vi fu tragedia dell'heysel, rimando a fever pitch bellissimo libro di hornby per il commento sull'accaduto.
    povera malndri è cosi' carina.
    la verità è che non riesco a formulare un pensiero lucido su quello che è successo..nel senso...chiudere gli stadi non mi sembra la soluzione migliore ma onestamente non ne vedo altre..
    sabato, prima di venire qui, sono andata a vedere la partita di andrea {allena una squadra di basket under 16, è quello nella foto con me..per chi non lo sapesse} e sono rimasta sconvolta dalla violenza dei ragazzini avversari; che hanno passato 40 minuti a picchiare i miei...e quando ho fatto notare all'arbitro che non notava i falli antiisportivi degli altri i genitori avversari sono insorti contro la mia tifoseria dicendo che non era mica uno sport da ragazzine...ecco, cosa ci aspettiamo se i genitori di ragazzi adolescenti incitano alla violenza i figli?
    ciao ciao
    {scusate eventuali errori di battitura ma questa tastiera belga è tutta strana}

    By Blogger Maria, at 10:45 PM  

  • scusate, ma forse che in inghilterra e in spagna girano meno soldi che da noi? e come mai gli altri riescono a trovare modi per evitare che accadano cose del genere? (è vero, come qualcuno mi fa notare, che gli hooligans adesso si pestano fuori dallo stadio, ma ben lontani e senza coinvolgere chi con loro non vuole avere a che fare.)

    forse è vero che è colpa dellA "società" (e sicuramente è vero che è colpa dellE società -e matarrese rimane al suo posto... sarei curiosa di sentire le arrampicate libere su specchi dei vari presidenti-), ma è una formula così vaga e onnicomprensiva che per voler, in buona fede, dare ad ognuno il proprio pezzo di responsabilità si rischia di non darlo a nessuno. a parer mio bisogna partire da provvedimenti duri e inflessibili, insomma dalla pars destruens, prima di poter costruire qualcosa di nuovo.

    e questo a integrazione del mio commento precedente, sulle cui posizioni comunque rimango.

    saluti

    l'anonimo parziale

    By Anonymous Anonymous, at 11:00 AM  

  • Vengo invitato a scrivere qualcosa. Obbedisco. Seguo il Genoa in trasferta con continuità da sette anni, ho visto più o meno tutti gli stadi della serie B e della C1/A, compreso l'ormai famigerato Massimino di Catania. Per questo motivo un minimo di pretesa di avere un'opinione, quanto meno più motivata di tanti che ho sentito sproloquiare in questi giorni, penso di averla. L'unico punto "buonista" su cui convergo senza dubbi è il dispiacere per il morto e soprattutto per i suoi familiari, però mi fermo qui.
    Ho letto cose allucinanti, in particolare da parte di gente che probabilmente non ha mai visto uno stadio o non ne vede uno da decenni. Gli scontri veri e propri, quelli tra tifosi, sono diventati una vera e propria rarità, perché di fatto sono stati resi difficilissimi dallo spiegamento di forze all'esterno e soprattutto all'interno dello stadio. Gli unici disordini diffusi ormai si svolgono tra tifosi e polizia, e se credete alla mia buona fede vi posso assicurare che spesso la provocazione non parte solo da un lato.
    La scelta di trasferire la violenza di piazza (accompagnata da ottime dosi di eroina) non è stata fatta in tempi recenti, ma almeno 30-35 anni fa. La necessità era quella di togliere gli animi più surriscaldabili dalle strade (Genova 1960, il '68 ecc.) e trasferirli in zone circoscritte e più controllabili. La direzione che si sta prendendo adesso è quella di sradicare il tifo organizzato dalle curve, per il semplice fatto che *forse* questa esigenza sociale si è esaurita, visto che gli unici assembramenti degni di nota si tengono alle selezioni del grande fratello. Dunque l'unico modello di tifoso accettabile è quello che sta seduto, senza striscioni né bandiere, ancora meglio se a a casa con una tessera mediaset premium in tasca. Lo stadio ghetto come di fatto è stato negli ultimi decenni non fa gioco a nessuno, ma invito a riflettere sulle soluzioni proposte : si parla di vietare le trasferte, prolungare la flagranza differita (mi correggano i giuristi, ma un vero obbrobrio giuridico) a 48 ore, chiudere gli stadi non a norma...Credo di potervi garantire che non una sola di queste innovazioni ha la minima possibilità di risolvere la questione, perché come tutti i problemi culturali non c'è la minima speranza di superarlo con provvediamenti d'imperio e leggi speciali, un po' come nel caso della proposta di mandare l'esercito a Napoli contro la camorra mesi fa (se ne era parlato).
    Ultima cosa sull'atteggiamento delle forze dell'ordine attorno gli stadi e non solo. Finché sarò *sicuro* che un poliziotto / carabiniere potrà farmi *quello che vuole* senza la minima possibilità di pagarne le conseguenze (e i miei occhi in questi anni hanno visto scene semplicemente aberranti) io, e moltissimi con me, non potremo nutrire la benché minima fiducia nei confronti delle forze dell'ordine. Questo tanto per non essere ipocriti. Se mi viene ancora qualcosa aggiungo in seguito.

    ciao
    Degio

    By Anonymous Anonymous, at 11:20 AM  

  • Credo che si stia facendo del catastrofismo a tratti eccessivo:
    -scusate, le partite di calcio sono manifestazioni (sportive), con molta gente che si riunisce, casino (troppo) e purtroppo c'e scappato il morto; Matarrese ha detto una cazzata più per le parole che ha usato che per quello che forse voleva dire..ossia che non ha senso interrompere un evento d'espressione (sportiva) perchè non si è riuscito ad impedire quanto successo...
    allora perché non interrompiamo i cortei in piazza (dopo il g8)?..perché non evitiamo tutte le situazioni potenzialmente pericolose perchè sennò "magari qualche squilibrato fa qualche nefandezza, magari muore qualcuno ed allora la nostra società cade a pezzi"?, E perché domenica pomeriggio non stiamo a guardarci domenica in? Credete che tutto ciò serva sociologicamente a qualcosa? Faccia crescere l'Italia ed il suo rapporto con i cittadini più recuperandi?

    -io non voglio semplificare, ma si tratta più terra terra di prevenzione e repressione;
    la prima è una grossa cazzata (tipo andare nelle scuole a dire "il calcio è uno sport"...ma andate a meretrici, se i primi che c'insegnano il contrario sono quelli che lo praticano!)..
    -ed allora si tratta di repressione, nei termini che verranno..

    -Non capisco come si possa ritenere che la chiusura del mondo calcio sia la soluzione da praticare...sarebbe come PIEGARSI ALLE RICHIESTE DEI TERRORISTI, per usare un esempio eccessivo.

    E non volgio nemmeno pensare che ci sia stato "scacco matto" allo stato fatto da qualche decina di tifoso-delinquente-figlio di dottore che ha ammazzato un poliziotto.

    Saluti,
    Marco

    By Blogger Unknown, at 12:24 PM  

  • caro degio,
    apprezzo e condivido in buona parte la tua analisi sulla "storicità" del fenomeno, ma non posso accettare alcune considerazioni che fai a margine.

    il poliziotto è pur sempre un uomo, seppur in divisa, e in quanto uomo, soggetto ad errori, ciò è innegabile. ma nessuna provocazione può essere addotta quale giustificazione per spappolare fegati altrui e attuare qualsivoglia altra forma di violenza fisica. l'atteggiamento che sta alla base di un siffatto ragionamento è lo stesso che mortifica lo sport e il senso della giustizia in generale: è un atteggiamento che promuove la deresponsabilizzazione e la tolleranza.
    se, e sottolineo se, nel corso degli anni si è voluto, nell'indifferenza generale,fare delle curve un ricovero-ghetto per reietti e tossici, ciò non significa che dobbiamo perpetrare nell'errore tollerando.

    per bonny: non sono d'accordo con te con certe espressioni che trovo sconsiderate tanto quanto la proposta di caruso che prospetta un vero e proprio rovesciamento delle responsabilità...per giunta poi, che una tale proposta provenga da chi qualche anno fa fu ritratto (ricordare strisica la notizia prego), in una videoripresa, tutto intento a scaricare da un furgone mazze, bastoni ed altri oggetti contundenti per caricare sulla polizia, mi suscita solo sentimenti di vero e proprio schifo.
    saluti
    AV

    By Blogger Versus, at 3:02 PM  

  • per bonny: sono definizioni quali "squadrone della morte" "fascisti" che io, perdonami, non posso tollerare. continua a passare il concetto che le forze dell'ordine lasciano scie di sangue sulla strada...senza retorica (o con retorica, pensatela come volete) mi sento di dire che chi ci lascia le penne spesso e volentieri è chi guadagna 1000 euro al mese per garantire l'ordine pubblico. questo senza o con retorica, non viene mai ricordato abbastanza.
    è lecito chiedere che chi garantisce la sicurezza pubblica sia impeccabile, lo è meno, secondo me, districarsi in tanti se e tanti ma che sono più luoghi comuni anzichè prove certe e inconfutabili.
    anzi, le uniche prove certe e inconfutabili di comportamenti anomali da parte della pubblica sicurezza, le abbiamo perchè, quando è stato il caso, la divisa non ha impedito alla giustizia di fare il suo corso.

    credo che la divergenza di vedute su questo sia incolmabile tra noi.
    un saluto
    AV

    By Blogger Versus, at 4:26 PM  

  • per bonny: ho già scritto: gli agenti di polizia sono uomini, e come tali, soggetti ad errori; in quanto cittadini, non esenti dal rispettare la legge oltre che farla rispettare.
    su questo siamo d'accordo; ma non posso accettare frasi tipo. "alcuni gruppi di poliziotti, che, sapendo di non essere controllati, possono lasciarsi andare agli stessi atti di teppismo che vogliono arrestare" per via del messaggio che la frase veicola. ad esempio: sono fatti di cronaca nera i misfatti della uno bianca; sono fatti di cronaca giudiziaria le loro condanne. qual è il problema allora? non vedo il motivo di sollevare una polemica che mi sembra piuttosto avere una certa matrice ideologica.

    quanto ai tuoi 900 euro al mese, sudatissimi e meritatissimi, non ti sono mai costati ricoveri ospedalieri, pestaggi, insulti, e quant'altro se non sbaglio. e anche il rischio di incidenti mortali sul lavoro mi pare nel tuo caso, limitato.
    sospendo per oggi le comunicazioni
    saluti
    AV

    By Blogger Versus, at 5:14 PM  

  • per bonny: riprendo le comunicazioni.

    siamo più vicini di quanto non si possa immaginare, tranne che per il particolare che per me la morte NON CI DEVE STARE in nessun caso...che poi di fatto CI STIA e CI SIA STATA in talune circostanze storiche è altro conto...ed è ciò su cui divergiamo suppongo.
    quando ho scritto di matrice ideologica non ho scritto di matrice comunista (se avessi voluto darti del comunista, lo avrei fatto apertamente...); la teorizzazione della violenza come forma di lotta sociale tesa ad instaurare forma di instabilità (o di nuova stabilità) ha per me una matrice ideologica..di destra, di sinistra, anarchica, etc... poco m'importa perchè il risultato è lo stesso!
    quindi, amico mio, non avere la coda di paglia...:-)

    non giudico retorico sottolineare la pericolosità di certe professioni piuttosto che altre...come non è retorico dire che l'italia è uno di quei paesi dove c'è il più alto tasso di mortalità per incidenti sul lavoro...spesso si tratta proprio di muratori.
    è curioso che ultimamente, ciò che è scontato dire - MA CHE STRANAMENTE NON VIENE MAI DETTO - diventa retorico.

    non ci troveremo mai su questo punto: lo "scontro sociale che sveglia le menti" PER ME è un gioco che non vale la candela perchè c'è di mezzo la vita umana; altro è la protesta sociale che sveglia le menti.

    mi sembra che in italia si parli troppo a sproposito di scontro sociale (vedi l'ottimo scalzone): manco fossimo un paese del sudamerica (con tutto il rispetto)...
    stavolta chiudo davvero per oggi (forse...dipende da te bonny)
    ciao!
    AV

    By Blogger Versus, at 6:07 PM  

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    By Anonymous Anonymous, at 6:11 PM  

  • AVVISO:

    MI SONO ACCORTO CHE LA DISCUSSIONE NON SOLO PRESENTA PUNTI INCONCILIABILI, MA ONDE EVITARE CHE SI ASSUMANO TONI ANCHE PIU' ACCESI SARA' MEGLIO CHE PROVVEDA.
    NON É MIO COSTUME CENSURARE NESSUN COMMENTO, NON CREDO CHE FINORA SI SIA OLTREPASSATA LA MISURA MA TENGO A PRECISARE CHE QUANTO ESPRESSO DA CIASCUN COMMENTATORE NON RAPPRESENTA IN ALCUN MODO IL PENSIERO DELL'AMMINISTRATORE DI QUESTO BLOG CHE RISPONDE UNICAMENTE PER QUANTO ESPRESSO DA LUI DIRETTAMENTE E NON PER ALTRO.

    A SCANSO DI EQUIVOCI...NON SI SA MAI DOVE QUESTA DISCUSSIONE PUO' ARRIVARE...

    VI PREGO COMUNQUE DI MANTENERE QUELLA FORMA CHE VI CONTRADDISTINGUE DA SEMPRE E CHE HA FATTO DI QUESTO LUOGO DI INCONTRO UNA PREGEVOLE INIZIATIVA (A MIO AVVISO...)
    GRAZIE
    ALESSIO VERSACE

    By Blogger Versus, at 6:21 PM  

  • This comment has been removed by the author.

    By Blogger Versus, at 6:23 PM  

  • Bello l'intervento di degio, illuminante, con il solo lato dubbio che e' scritto con il tono di "chi ha visto", e quindi vuole farsi credere. In ogni caso, le colpe non sono quasi mai da una parte sola in questa questione.

    Bonny si scandalizza del tifoso-ultras, o meglio, lo critica. Antropologicamente e socialmente.
    Beh, direi che pecca di naivete'... In fondo, e ti provoco bonny, gli ultras sono un risultato anche della nostra societa' tendenzialmente pacifista.

    Andiamo di antropologia! L'uomo e' un animale. E coem tale deve uccidere, sfogarsi, esprimere tutti i suoi istinti piu' bassi. Non ogni uomo e' cosi', ma nel totale della societa' che ne sono molti. Lo stronzo che picchia la moglie perche' e' frustrato. Il coglione che picchia i poliziotti in nome del Catania...che perdonatemi, che cazzo di club prestigioso e'?? Saro' bipartisan: il poliziotto che copre le proprie insicurezze dietro il blu della divisa e gli ordini che gli danno ("cosi' penso di meno, che sollievo!!").

    Che vogliamo aspettarci? da qualche parte uno sfogo ci vuole. Non dico che bisogna garantire giochi galdiatori per calmare i bollenti spiriti, ma neanche scandalizzarci. Come dire, povero Raciti, povero pero' come ogni morte inutile. Il fatto di essere stato ucciso da un idiota non lo rende un eroe.

    Come al solito: se muori al buio chissenefrega, se muori in diretta Tv se ne fa un caso politico.

    Cazzo, scusatemi, il popolo britannico, con il piu' alto tasso di alcolizzati d'Europa, un livello medio di istruzione basso, sacche di poverta' invidiabili...e' riuscito a tenere a bada e controllare la violenza negli stadi. Perche' noi no? Vogliamo considerarci piu' pirla degli inglesi? Vien da pensare di si'...

    Il fatto e' che qui in UK c'e' un rispetto della legge che noi non abbiamo. per noi l'autorita' non e' quello che fa funzionare le cose, ma quello che ci puo' aiutare o meno a farci i comodi nostri. O no?
    Finche' la pensiamo cosi' NON si risolvera' mai il problema.
    E le dichiarazioni di facciata dei vari responsabili mi sembrano proprio la ciliegina sulla torta. Domenica prossima ce ne offrono un'altra fetta...
    Cheers

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 6:34 PM  

  • Wow! Avro' letto in fretta, ma non mi sembra giustificato questo allarmismo...

    Se mi censuri attento, so dove abiti!! :-)

    Cheers

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 6:35 PM  

  • Ah, scusami, il commento di degio mi era sfuggito.

    Penso di aver precisato nel mio intervento come la penso. E' proprio il dire "senza le forze dell'ordine sarebbe andata meglio" che per me fa andare tutto peggio.

    Ovvio che possono sbagliare, ma se mi rubano la macchina, se ho un problema, chiamo il 113, non Pronto Ultras per farmi aiutare...mi spiego?
    L'errore e' anche solo paragonare il tifoso al poliziotto. E' un residuo del '68...molti sperano di vivere davvero in una dittatura - pur godendo dei privilegi della democrazia - cosi' possono fingere di avere un nemico - lo Stato - da combattere in nome dei loro valori...cioe' il Catania in A! E dare un senso alle loro miserabili vite...

    Amen

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 6:41 PM  

  • "L'errore e' anche solo paragonare il tifoso al poliziotto."

    Hai centrato, con eleganza e sintesi (magari qualcuno capirà erroneamente che si tratti di una differenza antropologica...ma va bene così).
    AV

    P.S. AVVISO: dopo attenta valutazione, con sommo dispiacere, ho preso la decisione di censurare un commento nel quale l'autore denunciava di aver assistito "decine di volte" ad episodi di abuso di potere da parte delle delle forze dell'ordine.

    non ritengo questo piccolo spazio autogestito, sotto la mia responsabilità, la sede opportuna per denunciare eventi di tal fatta; comprovarne la veridicità o meno non spetta a noi, e costituendo accuse gravi non comprovate, mi trovo costretto a procedere all'eleminazione del commento
    ALESSIO VERSACE
    titolare del blog

    By Blogger Versus, at 7:03 PM  

  • non posso giudicare le parole di degio, non avendole lette, per cui il mio intervento, rispetto al vostro, è al quanto parziale...
    Però una cosa mi si permetta di dirla, rivolta allo stesso Degio:
    -Degio, non so cosa tu abbia scritto, ne quindi la gravità di talune tuE affermazioni, ma una cosa potevi fare per evitare ogni forma di censura:
    PORRE TUTTO SOTTO FORMA DI SATIRA!!INFATTI PER D'OH E PER VERSUS OGNI FORMA DI SATIRA, IN QUANTO TALE, NON DEVE AVERE LIMITI, QUINDI EVITAVI LA SCURE...!!-rimango un pò stranito, in effetti, perché da ciò discende che non sono pericolosi i contenuti, ma solo le forme..
    buona notte a tutti
    Lama

    By Blogger Unknown, at 1:06 AM  

  • Non mi pareva d'aver scritto niente di rivoluzionario, ma accetto tranquillamente la rancatura del mio secondo commento. L'avevo pure detto che ero riluttante :-)

    Provo a riformulare. Chiaro che condivido il fatto che il tifoso e il poliziotto siano e debbano essere su due piani diversi, però...Però non recedo dal fatto che in Italia con l'ordine pubblico ci sia un grosso problema, che non riguarda solo gli stadi ma la politica generale verso gli atti pubblici di protesta.
    Finire a parlare del G8 è fin troppo banale, ma in fondo è la situazione più grossa e recente che abbiamo vissuto. Chi c'era ha visto, chi non c'era ha potuto seguire almeno la tv e i giornali. Il fatto che *parlamentari*, ovvero non esattamente dei ribelli con il passamontagna, abbiano parlato di polizia cilena dovrebbe far riflettere su come fu gestito un momento aldilà di tutto molto difficile. Come dovrebbe far riflettere che nonostante i *palesi* fallimenti di quei giorni la risposta dei vertici si sia tradotta in promozioni di massa proprio dei personaggi più discutibili. Come dovrebbe far riflettere pure la recentissima vicenda delle molotov à la carte portate da "servi dello stato" in una scuola per giustificare una mattanza che nemmeno gli ultrà più incalliti si sarebbero sognati di fare verso (quasi tutti) poveri cazzari indifesi e mezzi addormentati.
    Quindi : accetto che mi si dica "solo perché ci dici d'averne visti non puoi venire qui a scrivere che i comportamenti di polizia / carabinieri sono nella generalità dei casi aberranti". Mi piace di meno che non si cerchi di discutere su una situazione che, stadi a parte, mi sembra indiscutibilmente grave e macchiata da ripetuti abusi. Ditemi voi :-)

    ciao
    Degio

    By Anonymous Anonymous, at 9:59 AM  

  • rispondo subito, tanto sono in facoltà :-)

    "è davvero possibile che sia sempre colpa della polizia?"

    assolutamente no, sia chiaro. Infatti ho scritto che la provocazione non parte sempre e solo dallo stesso lato. Non vi vengo certo a dire che gli ultrà sono degli angioletti bastonati gratuitamente dai celerini infami, dico tutt'altra cosa. Cioè che se mi presentano dei provvedimenti come quello della diffida prolungata a sette anni e estesa ai minorenni, al divieto *fatto osservare* di introdurre nello stadio razzi, razzetti e affini oltre ovviamente ad ogni tipo di arma impropria sono il primo a condividerli. E con me il 99% dei tifosi "da trasferta", perché questo non solo non ci creerebbe alcun problema ma renderebbe tutto più tranquillo. Ma a questo andrebbe affiancato un'analoga riflessione su come si comporta e come si dovrebbe comportare chi si deve occupare *per legge* (quindi fuori dagli stadi e dentro finché saranno strutture pubbliche) dell'ordine pubblico. D'altra parte, se approfittando della morte di un uomo e del dolore che questa suscita si approfittano invece per lanciare nell'ordine :

    - la repressione indiscriminata e violenta verso chi come me va solo in giro a seguire la propria squadra;
    - una massiccia e largamente ingiustificata operazione di speculazione edilizia per la costruzione di stadi "a norma" per Euro2012, quando il casino già succede e continuerebbe a succedere al di fuori degli impianti;
    - l'incentivo a dare soldi alle televisioni come modo per proseguire sulla strada del calcio come anestetico di massa,uccidendo però il calcio come momento di aggregazione popolare

    mi sento nella posizione di esprimere con tutta la forza che posso che sono assolutamente contrario.

    ciao
    Degio

    By Anonymous Anonymous, at 12:10 PM  

  • Vi ringrazio per la comprensione: detesto davvero la censura ma coglio assicurare tutti Voi e l'interessato che la scelta non è stata presa per motivi di dissenso (che pure c'è) sulla questione, tra me e degio.
    a volte condivido ciò che scrive, a volte no, ma sempre lo rispetto, e questo spazio è nato come uno spazio di confronto, anche duro, e non di compiacimento.

    spero di far pervenire all'interessato (magari tramite il nostro comune amico) i motivi che mi hanno portato alla spiacevole decisione.
    intanto Vi saluto e Vi ringrazio per la bella discussione che state portando avanti.
    AV

    By Blogger Versus, at 12:33 PM  

  • E' davvero strano e spiacevole che ci si trovi in una situazione simile dopo aver vinto il Mondiale. Che e' stato un bel momento di non violenza e "aggregazione", visto che l'aggregazione sembra che piaccia...

    Non so, forse sara' stato l'"assenza" del nemico (i Francesi mi risulta abitino in Francia), ma in fondo nulla di paragonabile al pur ridicolmente importante derby siciliano.

    Pero'... Pero', chi era a Milano (ma ogni citta' ha la sua aneddottica) in Piazza Lima la sera del 9 luglio ha visto un autobus distrutto dai tifosi. per carita', io ero il primo li' a ridere e a far foto, non stigmatizzo a gratis. Il fatto e' che come si e' detto giustamente allo stadio o in genere in manifestazioni popolari calcistiche lo stao NON esiste.

    Concordo in pieno. Non ne so i motivi (a parte il solito pressapochismo italiano), ma la diagnosi e' questa. Prognosi? Riservata!

    Finche' poi Enrico Letta dice che i problemi iotaliani sono altri solo per dar fastidio al Silvio, beh, per il campanilismo di nuovo si dimenticano i problemi.
    OVVIO che i veri problemi sono altri, ma curare questo problema e' un bel segbno di un cambiamento di tendenza dell'atteggiamento dell'italiano medio, sarebbe solo salutare.

    Si e' gia' detto della questione polizia. L'opinione di degio non l'avrei censurata, pur non condividendola. Forse Versus hai bisogno di un buon avvocato! Io ne ho uno bravo, ricordi? Ti serve? :-)

    Ultima riflessione: la corte di Cassazione - che recentemente per me non ha brillato per ingegno - si sforza di trovare ogni modo per incriminare uno di offesa: che so, dico a uno che e' un pirla, o che e' un figlio di putt... e posso finire sotto processo. Allo stadio posso invece dire ogni cosa a chiunque, impunemente. Non e' giusto, non possiamo comportarci da persone civili a rate. O sempre o mai.
    Anche se torno sulla mia idea, siamo alla fine animali, ogni ordine non e' mai naturale, e' sempre in qualche modo imposto.

    Cheers

    P.S.: Per il Lama provocatorio: un conto e' dire: "Se io fossi Marlon Brando ti direi che sei un pirla", altro e' dire: "Sei un pirla".
    La forma conta, anche a Giurisprudenza...

    By Blogger Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh), at 4:12 PM  

  • So benissimo che il calcio come li intendo io se non è morto come minimo sta morendo. Però io ci sono ancora e un po' ci credo (sempre meno) e con me parecchi altri : perlomeno cercheremo di evitare che ci facciano passare le braghe dalla testa...

    Riguardo la censura, non sono a casa mia ed è perfettamente legittimo che si cancelli cosa scrivo. E poi da comunista coerente non ho nulla contro la censura né contro la violenza di classe :-P

    ciao
    Degio

    By Blogger Unknown, at 4:50 PM  

  • e aggiungo che anche se si sta sul filo del paradosso segnalo la rubrica del sempre sssimpatico Travaglio sull'Unità : dopo una carrellata dei presidenti delle società di calcio chiosa... "ecco perché la legge vuole vietare contatti tra le società e i tifosi : si cerca di evitare agli ultrà dei brutti incontri."

    By Blogger Unknown, at 4:57 PM  

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