Versus vs versus

Wednesday, September 13, 2006

Acqua e sapone

Nell’era contemporanea del bello come valore sociale e morale guadagnato a colpi di spinning e, a volte, di lifting, capita anche che una ragazzina di 15 anni venga pestata a sangue da un gruppo di coetanee, rea di un mix di avvenenza e malizia che piace tanto, troppo, ai ragazzini.
Un episodio un po’ rivelativo di come è cambiato il rapporto di forza dei/nei sessi.
Sono lontani i tempi della cumpa, quando se in discoteca lo sfigato di turno osava guardare anche solo per un istante la donna del capobranco, era meglio per lui darsela per non prenderle.
Oggi, il mito della bellezza televisiva che fa rima con il successo, accende ancor più quella atavica rivalità femminile che si è tramutata in aggressività aperta. Ed è triste constatare come anni di femminismo e reggiseni bruciati sulla pubblica piazza siano serviti unicamente a scannarsi fra di loro per gli sguardi maschili: era tutta qui la lotta all’emancipazione? Trasformarsi da prede in cacciatrici? E che cacciatrice è colei che è comunque preda di uno sguardo della propria vittima?
Sembra piuttosto che, almeno le nuove generazioni di teenager siano vittime del solito stereotipo femminile che i mass media (showbiz e pubblicità) si ostinano a far passare, con l’aggravante di un’adesione pressoché totale ai modelli di bellezza proposti; senza fare i conti con la propria fisicità personale, la rincorsa cieca ad apparire come la bonona di turno produce il più delle volte una bellezza sguaiata, di serie, ripetitiva, banale.
Di fronte a tanta aggressività e banalità messa insieme, il maschietto di turno rimane, a volte per davvero, impotente.
L’uomo glabro contemporaneo manca davvero di pelo sullo stomaco e affonda nelle sue insicurezze e infantili angosce.
E va bene che più o meno ogni uomo vuole una donna che gli faccia anche da mamma, ma una mamma che mena chi se la sceglierebbe mai?

Per la notizia di cronaca: Corriere.it

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2 Comments:

  • So di uscire un pò dal seminato, ma ieri sera chi era incollato di fronte al televisore e ha seguito per intero la prima puntata di "anno zero" penso possa concordare: straordinario. Giornalismo in stile report, con qualche accorgimento "televisivo" in più. Un Santoro per nulla consumato dalla trasferta, forse qualcuno dirà che c'è stata una caduta diu stile quando si è preso pure la soddisfazione di dire "A quando il ritorno anche di Biagi, Luttazzi e Sabina Guzzanti?". Ma poteva permetterselo, con un programma così.

    By Anonymous Anonymous, at 9:55 AM  

  • Ciao! ecco il primo punto di vista femminie sull’argomento.Accusatemi di essere un tantino bacchettona e magari anche un pò vecchia dentro, ma ragazzi lasciatemi esser fiera di sentirmi appartenente ad un’altra generazione.ho appena oltrepassato i venti ma mi sento anni luce distante dai ragazzini di oggi.
    Certo non giocavo con le bambole di pezza, non eravamo bimbette ingenue nemmeno un decina d’anni fa, ma personalmente non sono mai stata picchiata ferocemente dalle rivali per contese sentimentali.forse non ero abbastanza bella…puo darsi!:-) una volta la rissa era prerogativa maschile.deplorevole.e ovviamente quanto più un atteggiamento è negativo tanto più si diffonde,ahimè.E qui le affascinati pulzelle del 2006 dimostrano di aver fatto propri i lati peggiori dell’una e dell’altra categoria, la rivalità maschile violenta e l’invidia femminile pettegola.
    e se devo esser sincera come i miei coetanei ho vissuto anch'io la fase di passaggio da mondo a jungla ma per fortuna non ne ero ancora del tutto consapevole,forse...
    A mio avviso si alzano le mani quando non si ha un altro mezzo per esprimersi.per ignoranza.o peggio perché si è di fronte ad una situazione che non si sa affrontare.
    E troppo spesso si cerca di emergere nel gruppo attraverso una violenza ferina ed imponendo la propria superiorità fisica piuttosto che quella intellettuale, soprattutto quando di intellettuale da mostrare non c’è proprio nulla.
    Per i ragazzini è una prova di forza, per le fanciulle un test di avvenenza.
    E a quindici anni fa proprio ridere.di un riso amaro però.i ragazzini d’oggi-concedetemi quest’espressione un po’ da nonna- sono privati della spensieratezza e dell’ingenua libertà che rendono indimenticabile l’adolescenza.d’accordo i primi amori, ma dovrebbero essere dei profondi batticuore piuttosto che scappatelle da trentenni! possibile che la maggiore preoccupazione di una ragazzina a quell’età sia rubare il fidanzato alle amiche??coraggio ragazze, c’è un sacco di tempo, prima bisogna crescere…!il punto a mio parere è proprio questo. Così come dice Versus la donna è schiava di modelli di perfezione assoluta che tenta di raggiungere secondo me troppo presto, mostrando tutta quell’inadeguatezza e quella frustrazione che a quindici anni possono sfociare solo in una risposta incontrollata e addirittura violenta.Se poi condiamo il tutto con un disinteresse crescente verso quel che la circonda che non abbia profumo di cipria…allora il mix diventa esplosivo.
    Spero tanto,anzi sono convinta, che non sia un mondo così piatto, in cui è possibile ancora emergere senza menare le mani, usandole magari per scrivere.
    Grazie mille, saluti a tutti

    By Anonymous Anonymous, at 1:12 AM  

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